Ferrovie turistiche, il comitato festeggia: anche il Senato dà il via alla legge

Linea Civitavecchia-Capranica-Orte: il ponte di ferro sul fiume Mignone
di Carlo Maria Ponzi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Agosto 2017, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 17:52
Ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte: è stata festa grande ieri sera al Motel Quatrini di Ronciglione, organizzata per brindare all'inserimento della tratta nel novero delle ferrovie turistiche della Penisola, in virtù di una proposta di legge che ha ricevuto il definitivo ok dai due rami del Parlamento.
 
La notizia è arrivata a Raimondo Chiricozzi, anima del comitato che negli ultimi ha lottato per la riapertura della Cco, con un messaggio firmato da Maria Iacono, deputata del Pd, che insieme alla collega Romina Mura, ha firmato il provvedimento legislativo. "Che ha richiesto tanto impegno - rileva Iacono -  e tanta determinazione, ma l’abbiamo portato a buon fine. La legge sulle ferrovie turistiche è oggi uno strumento in più per lo sviluppo turistico del Paese e della Sicilia. Adesso faremo in modo che amministratori locali e operatori turistici e culturali facciano rete per valorizzare le tratte esistenti e recuperare quelle abbandonate".
 
Nella sede del comitato si esulta e si usano superlativi a man bassa: "E' un grande giorno per la Tuscia. Un primo passo a favore del turismo, al quale dobbiamo farne seguire altri perché la linea torni a essere una ferrovia completa a tutti gli effetti, ora solo per i turisti, poi anche per il trasporto merci e viaggiatori".
 
Aldo Filosa, presidente della federazione Psi del capoluogo, è sulla stessa lunghezza d'onda, non senza rilevare che al comitato va assegnato il merito di "essere riuscito a coinvolgere tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che hanno riconosciuto la validità del progetto".
 
Un progetto che data dalla fine degli anni Novanta dell'altro secolo allorquando la linea - chiusa nel 1961 a causa di una piccola frana tra Civitavecchia e Capranica - fu interessata a lavori di ripristino per un importo di oltre 200 miliardi delle vecchie lire. Terminarono nel 1994, proprio quando la tratta Capranica–Orte fu chiusa. Il finanziamento di 123 miliardi del 1998, che avrebbe permesso la completa riapertura, fu stornato dalle FS per altre opere. Adesso, il suo "status" di ferrovia turistica potrebbe rilanciare il sogno di unire due mari, Tirreno e Adriatico, attraverso le rotaie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA