Ricatto con foto hard del genero fedifrago, un rinvio a giudizio per estorsione

Ricatto con foto hard del genero fedifrago, un rinvio a giudizio per estorsione
di Silvana Cortignani
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Martedì 22 Settembre 2015, 06:09 - Ultimo aggiornamento: 16:23
Foto hard del genero alla suocera, con ricatto, per non svelare alla figlia le scappatelle del marito, spacciato per un fedifrago seriale con una spiccata inclinazione al tradimento.

È il piccante ricatto a luci rosse messo a punto da un 39enne di Ronciglione per spillare quattrini a un'anziana di Nepi, che però si è rivelata molto più astuta di lui, dando fiducia al genero e facendo arrestare il malvivente. L'uomo, finito a Mammagialla nell'ottobre 2014, ieri è stato rinviato a giudizio per estorsione dal gup Stefano Pepe. E con lui anche la presunta mandante, una donna che voleva vendicarsi della coppia.



E al processo, che comincerà a gennaio, ci saranno anche le vittima, che si sono costituite parte civile, assistite dall'avvocato Antonio Rizzello. "Ho le foto dei tradimenti di tuo genero", l'avrebbe informata il 39enne, mostrando all'anziana una pen drive, contenente secondo lui decine di foto del marito della figlia con le presunte amanti e dicendosi disponibile a mantenere il segreto in cambio di denaro. Peccato che la suocera non ci abbia creduto e gli abbia teso una trappola, d'accordo con i carabinieri, che lo hanno arrestato in flagranza alla consegna di 400 euro.



Sempre ieri, davanti al giudice Rita Cialoni, una cuoca 48enne di Sutri ha invece spiegato l'inedito motivo per cui si è decisa a denunciare il suo ex per stalking. «L'ho fatto per i miei figli, non perché sono piccoli, ma perché sono grandi, hanno 25 e 30 anni. Non per paura che lui facesse qualcosa a loro, ma che loro, per difendermi, facessero qualcosa a lui, mettendosi nei guai. Un giorno ha sfondato la porta di casa mentre c'erano solo loro». L'uomo, allontanato per la sua indole violenta e la dedizione all'alcol, l'avrebbe perseguitata per anni, arrivando a tirarle un ferro da stiro per strada e mandandola in ospedale con un piede fratturato. Insulti e minacce erano all'ordine del giorno: «Ho vissuto per anni nel terrore, ma la paura più grossa è stata per i miei figli». Entrambi erano al fianco della madre in tribunale.