Ex guardia giurata urla alla moglie «Io ti levo dal mondo» e minaccia di compiere un omicidio - suicidio. Assolto dalle accuse di maltrattamenti, minacce e violenza sessuale. L’uomo, difeso dall’avvocato Giovanni Labate, è finito a processo davanti al collegio del Tribunale di Viterbo dopo violenti lite avute con la moglie nel 2017.
La donna, che nel frattempo ha ottenuto il divorzio, si era costituita parte civile con l’avvocato Luigi Mancini. La donna durante la testimonianza raccontò dei violenti litigi che avvenivano davanti ai loro figli per i continui tradimenti dell’imputato. Raccontò anche che il giorno in cui decise di mettere fine al loro matrimonio l’uomo la portò in camera da letto. Mi diceva che se lo lasciavo si sarebbe sparato. Mi faceva sentire in colpa. Quel giorno mi ha chiuso con lui nella camera da letto e diceva che se lo lasciavo di sarebbe sparato in bocca e che mi avrebbe ammazzato. Ho tentato di calmarlo e lui per tutta risposta ha preteso un rapporto sessuale».
Ieri mattina prima della sentenza l’imputato si è sottoposto all’interrogatorio raccontando un’altra versione dei fatti. «Sì l’ho tradita e noi litigavamo sempre per la gelosia che lei aveva nei miei confronti.
L’uomo ,dopo la denuncia dell’ex moglie, ha perso il porto d’armi e gli è stata sequestrata la pistola. «Al lavoro - ha detto ancora - sono stato messo al portierato e all’accoglienza e il mio stipendio è notevolmente diminuito». Il collegio del Tribunale di Viterbo dopo aver ascoltato le sue parole lo ha assolto per tutte le accuse perché “il fatto non sussiste“. La Procura, pubblico ministero Paola Conti, aveva chiesto l’assoluzione per l’accusa di violenza sessuale un anno (con pensa sospesa) per le minacce e i maltrattamenti in famiglia.