Eventi di Natale e Capodanno, l'assessore nel mirino sulle feste “annunciate"

L'assessore Massimo De Carolis
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Novembre 2019, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 15:56
Il bersaglio preferito dell'opposizione. Dopo la piscina in commissione, in Consiglio comunale ieri il Natale, il Capodanno prossimo e pure quello dell'anno scorso. L'assessore Marco De Carolis è stato messo all'angolo però non solo dalla minoranza, ma anche dal suo stesso collega di partito (FdI), Luigi Maria Buzzi, che ha dato apertamente ragione alla controparte politica.

Giornata di interrogazioni. Tra Ater, palestra a Santa Barbara e Talete, gran parte della seduta è stata dedicata a De Carolis. Prima Massimo Erbetti (M5S) sul Natale: sul sito della società che lo organizzerà in alcuni periodi il costo del biglietto è di 14 euro, mentre da bando al massimo può essere 10. Invece dell'assessore ha risposto il dirigente Luigi Celestini: «Verifico: se è così, deve sparire subito».

Secondo round, Capodanno in piazza 2018. La firma è di Luisa Ciambella. Sulla carta era organizzato da Atcl, ma su Facebook l'assessore ringraziava anche Audiotime e Zeromillecento spettacoli. Raffica di dubbi della dem: «Come hanno selezionato Zeromillecento, che a quella data sembra non essere iscritta alla Camera di Commercio e quindi sul Mepa?». Pare inoltre che il Comune abbia «affidato i lavori alla Audiotime: come lo avrebbe fatto?». Qui ha risposto il sindaco Giovanni Arena, che si è salvato in corner. «E' impossibile dirlo, non conosco le ditte che lavorano con il Comune».

Infine Alvaro Ricci (Pd) e Giacomo Barelli (Forza Civica), stavolta sul prossimo Capodanno. Un sito online ha anticipato come cosa fatta l'arrivo del duo Demo Morselli e Marcello Cirillo. «Vanno fatti prima atti e procedure, questa cosa ha detto Ricci a De Carolis non le crea imbarazzo? Ci aspettiamo una secca smentita». «Ci sono atti o no? Come si fa a non smentire ha continuato Barelli - se non ci sono gli atti?». L'assessore si è difeso: «Non c'è alcun atto, ma tra le tante proposte arrivate c'è anche questa. Forse qualcuno ha voluto mettere in difficoltà l'amministrazione».

Vista la piega, ci ha pensato Buzzi a lanciare l'assist al suo assessore: «Barelli e Ricci hanno ragione, se non c'è alcuna definizione di programma l'amministrazione deve dire no, se no l'imbarazzo sarebbe enorme. Assessore si tolga dall'imbarazzo». Invito non recepito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA