La vendetta di sangue costituisce l'unica possibilità di risoluzione in una comunità nella quale non esiste Giustizia garantita da leggi e tribunali, bensì un sistema di patti, giuramenti e dinamiche di azioni e reazioni. Questo convincimento ha armato la mano di Oreste contro la madre e proprio il suo gesto efferato convince Atena ad istituire la prima assemblea della storia. In un simile contesto primitivo, dominato da sentimenti arcaici ed istintivi come la violenza e primitivi come la rabbia, diventa necessario per la Dea erigere una istituzione nuova: il suffragio, potente e rassicurante come la ragione, avrà il compito da ora e per sempre di regolare definitivamente il vivere civile.
Le infinite suggestioni e potenzialità della parola greca hanno quindi suggerito soluzioni forse inusuali che, per quanto inaudite, intendono proporre una lettura inedita ma “intonata”, finanche nell’immagine visionaria che conclude la messa in scena.
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