Eredità contesa col fratello: assolta nobildonna accusata di aver assoldato boss della camorra per “convincerlo”

Un'aula di Tribunale
di Maria Letizia Riganelli
1 Minuto di Lettura
Lunedì 19 Novembre 2018, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 12:21
Assolta la nobildonna accusata di aver assoldato un boss della Camorra per costringere il fratello a cederle l’eredità contesa. Lei è Adriana de Fenu, possidente e proprietaria insieme al fratello Massimo di una tenuta in via Terrano, a Civita Castellana (Viterbo).

La tenuta di 150 ettari è stata eredita dai due fratelli alla morte dei genitori, padre ufficiale di cavalleria e madre nobildonna dei Gonzaga di Mantova. Il “cattivo” è invece Francesco Vallefuoco boss della Camorra arrestato nel 2012 dalla Dda di Bologna nell’ambito dell’operazione Vulcano che ha smantellato l’omonimo clan, di cui era il capo, attivo tra San Marino e la riviera romagnola.

La donna e il boss sono stati imputati nel processo per estorsione e minaccia ai danni del fratello Massimo de Feno, presunta vittima. Il collegio del Tribunale di Viterbo, dopo otto anni di processo, li ha assolti. I fatti sarebbero accaduti nel 2010, quando il fratello Massimo denunciò la sorella per estorsione e stalking.
© RIPRODUZIONE RISERVATA