Energia, Viterbo maglia nera per compensazioni ambientali. Ecco quanto "incassano" i Comuni della Tuscia

Energia, Viterbo maglia nera per compensazioni ambientali. Ecco quanto "incassano" i Comuni della Tuscia
di Simone Lupino
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Giovedì 30 Marzo 2023, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 13:31

Quanto può valere per un comune come Viterbo il sacrificio di centinaia di ettari agricoli e la trasformazione di grandi porzioni di territorio, da rurale a industriale, per la transizione energetica? Esiste una misura compensativa congrua? Per l'assessore comunale alla Bellezza, Vittorio Sgarbi, ad esempio, non c'è cifra al mondo.

"Il paesaggio è sacro, è un valore spirituale - ha detto in occasione del convegno Fai a Viterbo -. Io non voglio mediare con nessuno, sono un irriducibile. I pannelli? Sui tetti". Si parla invece di qualche spicciolo, se confrontiamo la somma che palazzo dei Priori riesce a "strappare" in sede di trattativa con le società committenti di grandi impianti per le rinnovabili (fotovoltaico ed eolico) rispetto a cifre molto più alte che incassano gli altri comuni della provincia. Anche se il termine "incassare" non è corretto: non si tratta di soldi ma del corrispettivo in opere, ambientali o per il territorio. Una ristoro per controbilanciare gli effetti dei mega impianti.

A dare un numero è stato qualche giorno fa l'assessore Aronne in commissione: su un nuovo progetto in arrivo "stiamo trattando per chiudere a novemila euro per megawatt installato". Seimila euro in più rispetto agli anni scorsi, ha aggiunto Aronne. A un convegno Anci, Frontini ha detto che "quest'anno abbiamo ricevuto 3 milioni di misure compensative dal fotovoltaico, mentre come nuova consiliatura abbiamo iniziato ora a firmare le nuove convenzioni".

Se il prezzo è quello annunciato, Viterbo resterà comunque a una distanza siderale da Montalto di Castro: 15mila euro di media per megawatt, con punte di 25mila euro. Il paragone si fa impietoso con comuni piccoli come Arlena di Castro e Tessennano, che ottengono indennizzi anche per il passaggio dei cavidotti: dai 15 ai 35 mila euro l'anno, per 20 o 50 anni.

Una legge fissa al 3% del valore della produzione energetica di un impianto la cifra compensabile, ma è una indicazione.

Il Comune di Tessennano ha ottenuto molto di più in questi anni, cambiando il volto del paese: piste ciclabili, un parco piantumato e attrezzato con giochi, area fitness, parcheggi e anfiteatro all'aperto, stazioni di ricarica per auto elettriche. E l'elenco continua.

A Bagnoregio, oltre a una nuova flotta di bus ecologici, il Comune ha ottenuto garanzie occupazionali per i residenti: il 50% del personale impiegato alla costruzione di un nuovo campo fotovoltaico sarà gente del posto. Montalto ci finanzierà pure la nascita di una scuola manutentori di impianti rinnovabili. Montefiascone ha ottenuto 320 mila euro per sostituire tutte le luci del paese, con lampadine a basso consumo, oltre ai pannelli su tutte le scuole del paese.

Altra differenza: gli accordi per le compensazioni passano sempre o quasi in consiglio comunale. Sembra scontato. Ma a Viterbo invece non è mai avvenuto. Sotto Frontini, Palazzo dei Priori si è accordato per 85mila euro di compensazioni da un impianto di 10 megawatt di potenza recentemente autorizzato vicino al carcere. Sta agli sgoccioli, invece, l'iter per un impianto di 108 ettari su suolo agricolo tra Grotte e Celleno. La proposta di ristoro comprende la costruzione di impianti fotovoltaici sui tetti di alcuni edifici pubblici (228 kwp), 10 climatizzatori per la sede di via Garbini e alcune pensiline. Si può provare a ottenere di più? Altri progetti sono in arrivo.

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