Caro energia, palazzo dei Priori "accende" i pannelli sui tetti del Comune

Caro energia, palazzo dei Priori "accende" i pannelli sui tetti del Comune
di Simone Lupino
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Giovedì 15 Dicembre 2022, 05:35

Dopo le luci dell’albero in piazza del Plebiscito l’amministrazione Frontini è pronta ad “accendere” anche i tetti fotovoltaici sugli immobili del Comune. Una operazione di efficientamento energetico che in tempi di caro bollette (1,2 milioni extra secondo un calcolo approssimativo dell'opposizione) dovrebbe dare un po’ di respiro alle casse di palazzo dei Priori. E per di più, a costo zero.

Al Comune, infatti, è in arrivo una pioggia di indennizzi da parte di quelle società private che in questi ultimi anni, con il boom della green economy, hanno chiesto e ottenuto l’autorizzazione dalla Regione Lazio a realizzare impianti per le rinnovabili industriali nel capoluogo: impianti la cui energia viene immessa nella rete di trasmissione nazionale e che possono arrivare a occupare superfici molto estese, anche decine di ettari. La normativa prevede in questi casi una sorta di ristoro per le amministrazioni locali – “opera compensatorie” è il termine corretto - a fronte dell’impatto che queste maxi strutture provocano sul territorio, al di là di tutti i possibili interventi di mitigazione che vengono adottati.

Ad annunciare al Messaggero il via all’operazione è l’assessore alle Politiche energetiche, Emanuele Aronne. “La delibera dovrebbe approdare in giunta entro dicembre”. Il primo intervento prevede la copertura dell’immobile dove hanno sede gli uffici di via Garbini e dei plessi delle scuole Grandori ed Egidi. Edifici dove esistono da anni altri tre impianti fotovoltaici, che però - afferma Aronne - sono “inutilizzabili”.

I vecchi pannelli saranno tolti per fare spazio a quelli nuovi più performanti, con potenza incrementabile nel tempo.

L’opera – si apprende - sarà realizzata dalla società a cui, con provvedimento regionale emesso il 19 gennaio 2021, è stato concesso l’ok alla costruzione di un parco fotovoltaico alle spalle della zona industriale del Poggino: 44,783 mw, 73 ettari circa. La tipologia di indennizzo e il corrispettivo valore economico venne accordato all’epoca. Come per tutti i progetti di questo genere, il Comune di Viterbo aveva deciso di destinare le compensazioni all’installazione di pensiline fotovoltaiche lungo tutto l’asse centrale di via dell’Industria, dove è già iniziato un intervento con fondi pubblici. Con l’insediamento della giunta Frontini il cambio di rotta. “Onestamente non si sente il bisogno di mettere le pensiline fotovoltaiche su via dell’industria, sarà più utile collocare i pannelli invece sulle scuole e su altri edifici pubbliche”, spiega Aronne.

E le pensiline fotovoltaiche al Poggino che fine faranno? Il cantiere partito con fondi pubblici (340mila euro l'importo totale finanziato) è partito da un anno e sarà ultimato. “Abbiamo completato il primo stralcio dell’opera e ci accingiamo a partire con la seconda parte. C'è stato qualche ritardo dovuto alle scadenze del Pnrr e al guasto del server del Comune, ma stiamo recuperando. Il loro impiego potrebbe essere destinato alla prima comunità energetica cittadina. Valuteremo”.

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