Emergenza migranti, l'ipotesi della Prefettura di Viterbo: strutture temporanee nelle palestre delle scuole

La prefettura
di Federica Lupino
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Venerdì 9 Giugno 2023, 06:25

L’imperativo della Prefettura è: evitare di accogliere i migranti in strutture di emergenza come i container. Quelli che nel 2016, superata quota 1.100 presenze nella Tuscia, vennero piazzati all’ex Fiera di Viterbo. Ma al momento la situazione vede circa 700 titolari di protezione internazionale ospitati in provincia, con posti che sono quasi esauriti.

Numeri lontani da quelli di sette anni fa, ma che potrebbero essere raggiunti tra luglio e agosto quando si prevede una impennata degli sbarchi. In vista di questo scenario, il prefetto Antonio Cananà ha per due volte convocato i sindaci del Viterbese per condividere un percorso. Ma di fatto nessuno di questi ha messo sul piatto strutture disponibili. Il refrain di molti amministratori a microfoni spenti è: «Con tutti i problemi che abbiamo, ci mancano i migranti». Oppure: «Ma se neanche il medico di base abbiamo in paese, come si può pensare di far fronte all’accoglienza?».

Così Cananà sta valutando la possibilità, già paventata agli stessi sindaci, di procedere con affidamenti diretti e temporanei per accogliere gli stranieri che verranno assegnati dalla Prefettura di Roma, capofila nel Lazio. L’idea è quella di requisire le palestre degli istituti scolastici, chiusi fino a settembre, per ospitare i rifugiati in attesa di trovare una destinazione definitiva. Come si usa di fronte alle emergenze (vedi Emilia Romagna) per realizzare dormitori provvisori. 

Dai gestori attualmente impegnati nell’accoglienza (tre quelli rimasti operativi in provincia: la Ospita, Alicenova e Di Mari), è partita un’altra soluzione tampone: cambiare la normativa di riferimento per stabilire quanti posti vanno in ogni stanza.

Al momento, nel Lazio la Regione adotta quella delle rsa, ovvero massimo di tre letti indipendentemente dai metri del locale. In altre regioni si usa invece quella degli ostelli, per cui si arriva a piazzarne anche otto. Per le strutture che vantano spazi grandi significherebbe aumentare la capacità di ospitare migranti (ma questa decisione sarà della giunta Rocca).

Sulla difficoltà di reperire operatori economici disposti a fare accoglienza, basta ricordare che l’ultima indagine lanciata dalla Prefettura non è riuscita a soddisfare la richiesta di posti. Essendo insufficienti i posti previsti dalle convenzioni in essere – su bando triennale che scade a fine anno - dal Palazzo del Governo sono stati costretti a «procedere a nuove procedure di gara per assicurare la continuità dell’accoglienza fino al 30 novembre 2023». L’avviso esplorativo è stato lanciato il 27 febbraio: la data iniziale di scadenza era il 13 marzo, ma visto che «sono pervenute richieste che non soddisfano il presumibile fabbisogno totale dei 400 posti richiesti», la Prefettura ha prorogato i termini per rispondere al 31 marzo. Ma visto lo stesso risultato del primo rinvio, si è proceduto al secondo fino al 15 aprile.

Delle tre tipologie di Cas (centri straordinari accoglienza), ricercate solo una è stata aggiudicata alla Splendid coop sociale: prevede 100 posti in unità abitative.

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