Emergenza migranti, affidati solo 100 posti di accoglienza sui 400 mancanti a Viterbo

Emergenza migranti, affidati solo 100 posti di accoglienza sui 400 mancanti a Viterbo
di Federica Lupino
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Giovedì 4 Maggio 2023, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 09:24

Grande fuga dall’accoglienza dei migranti? Di certo, gli operatori economici che fino a pochi anni addietro facevano la fila per aggiudicarsi le convenzioni, sono ridotti al lumicino. Prova ne è la difficoltà che sta incontrando la Prefettura di Viterbo nell’ottenere risposta ai bandi. Doppia proroga dei termini per tentare di avere risposte sufficienti alle esigenze ma al momento solo un accordo è stato siglato.

Un passo indietro per capire il quadro d’insieme. “Questa Prefettura – come riporta il documento - ha in corso la gestione degli affidamenti della procedura di gara aperta per l'accoglienza di cittadini stranieri per il periodo 01.12.2021 - 30.11.2023 modulata in tre tipologie di gare per caratteristiche alloggiative e prestazioni”. Ma i posti previsti nel disciplinare si stanno rivelando insufficienti “a seguito dell'intensificarsi del fenomeno migratorio da inizio anno” e “nonostante l'aumento delle opzioni del quinto d'obbligo contrattuale richiesto agli operatori aggiudicatari”. Pertanto, dal Palazzo territoriale del Governo sono stati costretti a “procedere a nuove procedure di gara per assicurare la continuità dell'accoglienza fino al 30 novembre 2023, data di scadenza della procedura di gara aperta, nelle more dell'indizione di una nuova procedura aperta per il biennio 2023-2025”.

L’avviso pubblico esplorativo è stato lanciato il 27 febbraio. La data iniziale di scadenza era il 13 marco ma visto che “sono pervenute richieste che non soddisfano, al momento, il presumibile fabbisogno totale dei 400 posti richiesti", la Prefettura ha prorogato i termini per rispondere al 31 marzo.

Stesso risultato non sufficiente per il primo rinvio, si è proceduto con il secondo fino al 15 aprile “con l'intento di poter individuare nuovi operatori economici con i quali procedere successivamente a nuovi inviti nell'ambito del periodo temporale di validità dell'accordo quadro previsto per le procedure negoziate indette, e nel contempo, dare luogo alla gestione dell'unica offerta presentata attesa l'assoluta necessità di reperire nuovi posti di accoglienza”.

Tre le tipologie di Cas, centri straordinari di accoglienza, ricercate: 100 posti in singole unità abitative con organizzazione dei servizi in rete; 200 posti in centri con capacità ricettiva fino a 50 posti: 100 in strutture che possano ospitare tra i 51 e i 100 profughi. Sinora, due le offerte arrivate: una per singole unità abitative e un’altra per i centri collettivi fino a 50 posti. Al momento, però, solo la prima tipologia è stata aggiudicata alla Splendid società cooperativa sociale. Resta da affidare l’accoglienza di almeno altri 300 richiedenti protezione internazionale che è previsto si aggiungeranno nei prossimi mesi ai circa 600 già ospitati nei centri convenzionati tramite il bando in scadenza a novembre, affidati a tre operatori: la Ospita srl, Alicenova e Di Mari.

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