Elezioni, adesso si pesca all'Unitus. L'idea per ricompattare è il prorettore Marucci

Alvaro Marucci
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Sabato 19 Marzo 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 19:38

Nel totosindaco entra anche un pezzo dell’Università della Tuscia. C’è un nome nuovo che infatti si starebbe sondando, per cercare di mettere pace in una coalizione spaccata in tre: è quello del prorettore Alvaro Marucci. Sembra che l’idea sia stata partorita da Forza Italia e Lega. Ma potrebbe essere buono pure per la mai tramontata ipotesi di maggioranza Draghi.

Mentre Chiara Frontini va avanti e Vittorio Sgarbi tenta il flirt politico con lei, c’è grande fermento tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra. La strada che porta all’Ateneo era stata già tentata con l’ex rettore Alessandro Ruggieri, puntato a quanto pare dal dem Enrico Panunzi. Poi il matrimonio non è andato in porto. Adesso Forza Italia e Lega starebbero pensando all’ipotesi di un candidato terzo, super partes. A che pro?

Le strade possono essere due: la prima in funzione del ricompattamento della ex maggioranza che ha sostenuto l’ex sindaco Giovanni Arena, dove al momento sta andando in scena il tutti contro tutti. Fratelli d’Italia va avanti con Laura Allegrini, la Lega con Claudio Ubertini: uno stato da rette parallele che non si incontrano mai.

Un candidato che non sia di partito potrebbe dunque essere l’ultima carta da giocare in extremis per ricucire.

La seconda chiave di lettura è quella che porta alla ormai famosa “maggioranza Draghi” in salsa viterbese (dal Pd ai salviniani). Lo stesso nome potrebbe essere buono anche in questa prospettiva, che non è stata mai abbandonata e su cui diversi attori starebbero lavorando. Ma chi è Marucci? E’ stato nominato prorettore nel novembre del 2019 dal rettore Stefano Ubertini. Ha 60 anni ed è laureato in scienze agrarie.

Lega e Fratelli d’Italia finora non sono riusciti a trovare una sintesi. Prima come candidato sindaco si era pensato al deputato Mauro Rotelli, che avrebbe avuto il nulla osta anche della Lega. In caso contrario l’alternativa dei verdi è sempre stata l’ex assessore Ubertini. Dopo il no di Rotelli, i meloniani se ne sono usciti con Allegrini, sorprendendo anche gli alleati e creando una spaccatura finora dimostratasi insanabile.

Marucci rischia di essere lo spartiacque nell’imminente assetto con cui gli schieramenti si presenteranno al voto.

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