Fa lezione con sintomi influenzali, gli alunni lasciano l'aula. Era contagiata, aperta inchiesta interna

Il Da Vinci di Acquapendente
di Federica Lupino
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Venerdì 21 Gennaio 2022, 06:55

“Fatti gravi da rasentare l’incredibile. In un momento come questo, è inaccettabile quanto accaduto. Ho avviato un’istruttoria interna. Se qualcuno ha sbagliato se ne assumerà tutta la responsabilità”. Luciana Billi è la dirigente dell’istituto omnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente, una di quelle professionalità dell’universo scolastico del Viterbese al lavoro quotidianamente per consentire ai ragazzi di andare in classe in sicurezza nonostante il Covid. E proprio per questo il racconto degli alunni su quanto sarebbe accaduto martedì all’interno del professionale per lei “è intollerabile”.

I fatti, per come sono stati riportati da studenti e famiglie, narrano di una docente di italiano che si è presentata in aula nonostante avesse raffreddore e altri sintomi influenzali. “Ha iniziato a tossire senza mascherina. Ai ragazzi ha anche detto che pensava di avere la febbre”, puntano il dito i genitori. Per protesta, gli alunni di una classe sono usciti, impauriti da quella docente che manifestava sintomi riconducibili all’infezione da Sars-Cov2, non indossando nemmeno i dispositivi di sicurezza. La reazione della prof? Una nota a tutti, vergata sul registro elettronico. I ragazzi allora hanno avvertito le famiglie che si sono rivolte al vice-preside. Pronta la reazione dei vertici della scuola: l’insegnante è stata isolata nell’apposita stanza Covid.

Ma che qualcosa di anomalo fosse avvenuto è subito parso chiaro, tanto che la nota è stata cancellata.

L’insegnante, rispedita a casa, all’indomani si è sottoposta al tampone, risultando positiva. Tutti i suoi alunni, quindi, ora sono in didattica a distanza e in isolamento a casa per 5 giorni con obbligo del tampone prima di poter rientrare in presenza. “Un danno per loro e per noi famiglie. Che esempio è stato dato ai nostri ragazzi?” si chiedono i genitori.

Dura, anzi durissima la reazione della preside. “Ora più che mai dobbiamo essere responsabili. Lo dico per il ruolo che ricopro, per deontologia, ma anche come cittadina. Questa scuola ha sempre fatto sforzi enormi per garantire la sicurezza, persino con le ricreazioni a turno in cortile. I protocolli sono chiari. Non posso tollerare – afferma Billi – che venga messa a repentaglio la sicurezza degli studenti o degli altri operatori. Il nostro istituto omnicomprensivo è un piccolo gioiello, anche dal punto di vista dalla qualità dell’offerta. Non accetto simili danni all’immagine”.

La docente sotto accusa, che aveva già effettuato la terza dose, verrà ascoltata nei prossimi giorni. “Ma ripeto: se ha sbagliato, prenderò nei suoi confronti tutti i provvedimenti di mia competenza. Dobbiamo essere cittadini consapevoli, resta da appurare se lo sia stata”, conclude.

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