Delega ai rifiuti, no del sindaco a Santucci: «Se Arena è soddisfatto così, se la tenga pure»

Santucci e il sindaco Arena
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 15:26

La delega ai rifiuti agli uomini di Fondazione? «Ci sono degli equilibri da rispettare, anche Lega e Fratelli d’Italia la prenderebbero». Il capogruppo Gianmaria Santucci l’ha chiesta apertamente, ma per il sindaco Giovanni Arena al momento non se ne parla. E comunque, in caso, ci sarebbe da fare un rimpasto. Come l’ha presa in richiedente? «Se è soddisfatto di come vanno le cose, se la tenga pure». 

Città sporca, critiche pure dalla maggioranza. E Santucci chiede la delega ai rifiuti

Dopo le polemiche sulla situazione dei rifiuti, dopo il post sibillino dell’assessore Marco De Carolis sul tema, Santucci aveva chiesto di gestire i rifiuti, aggiungendo su queste colonne di avere la ricetta per uscire dal guado. Il sindaco però non molla. «Ne avevamo discusso quando c’erano da fare alcune modifiche. Non sono state fatte più – dice - e siamo andati avanti con le deleghe così come erano. Non ho mai avuto problemi, ma ci sono degli equilibri. Qualora si dovesse rivedere tutto, è un ragionamento che si può fare».

Difficile però immaginare un rimpasto di tale portata a meno di due anni dalla scadenza naturale del mandato. «Abbiamo approvato le linee guida, se ne può parlare dopo la pubblicazione del bando – continua - ma deve essere fatto un discorso di carattere generale. Le cose a spot non mi piacciono, sono fini a se stesse. L’importante è lavorare tutti insieme, non mi interessa se una delega ce l’ha Fratelli d’Italia o Fondazione. Non sono certo affezionato al peso dei rifiuti, anzi potrei fare altre cose».

Non li avevano rifiutati tutti? «No, assolutamente: penso che anche la Lega e FdI li prenderebbero». Le idee di Santucci? «Il problema è passare alla pratica: servono risorse, come sullo svuotamento dei cestini: è una buona idea, ma ci vogliono 20-30 mila euro».

Non sarebbe meglio, come dice anche l’opposizione, che ci fosse un assessore a occuparsene? «Mi piacerebbe che tutti quanti ci impegnassimo 24 ore al giorno per il Comune. Io penso di farlo molto sia sull’ambiente, sia sul resto. C’è solo da correre». Santucci? Svaria tra l’ironico e il velenoso. «Una cosa almeno l’abbiamo chiarita: non è che gli altri non vogliono la delega – spiega - ma è il sindaco che se la vuole tenere. E se pensa di fare bene, fa bene a tenersela. Sapeva dal primo giorno che avremmo fatto bene con quella delega, lui però è dal primo giorno che non ce la vuole dare, punto. Non mi metto a fare polemica, il sindaco è lui: se è soddisfatto di come vanno le cose, va bene a tutti».

Gli altri la vogliono o no? «Il problema – commenta Santucci - è che Forza Italia non vuole darla via, che di fatto la esercita. E’ legittimo, ma almeno così siamo chiari: se va bene sono bravi, ma se fanno male, fanno male loro, non noi. Lo dico senza alcuna polemica, l’importante è che sono chiare le responsabilità di tutti. Ne prendiamo atto: come abbiamo lavorato sulle linee guida lavoreremo sul Pef il 29 giugno». Intanto ieri in consiglio comunale è stato approvato il rendiconto di gestione 2020, che ha fatto segnare polemiche per l’avanzo di amministrazione da 4,6 milioni.

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