Crisi, Marini: «Io all'opposizione? Non è detto». Buzzi: «Cortocircuito colpa di Lega e Fondazione»

Crisi, Marini: «Io all'opposizione? Non è detto». Buzzi: «Cortocircuito colpa di Lega e Fondazione»
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 9 Agosto 2020, 08:29
Giulio Marini, capogruppo di Forza Italia autosospeso dalla maggioranza, mica andrà all’opposizione? «Se non si cambia passo ci saranno ripercussioni più evidenti, quindi non è detto». Luigi Maria Buzzi, omologo di Fratelli d’Italia, invece non ha idea di come si potrà uscire dalla crisi. Ce l’ha però su come è iniziata: «Si chiede di perfezionare sempre le nostre delibere, ci si fanno mille commissioni. Ma una volta migliorate non le votano lo stesso».

Marini l’altro giorno ha restituito platealmente la delega ai rifiuti al sindaco Giovanni Arena. Perché? «Ho espresso contrarietà sull’andamento della maggioranza. Non sto lì a perdere tempo d’estate – dice - per non dare risultati alla città. Sono stato sempre fisicamente in consiglio, mai a casa su una poltroncina, voglio essere rispettato». Sembra però aver colpito il suo sindaco. «Sapeva che lo avrei fatto se non fossero stati votati i punti concordati, come la piscina. Arena ha la mia stima e amicizia, però non può non rispettare la componente politica che gli sta più vicino».

Come non l’avrebbe rispettata? «Avevamo concordato i punti da fare: non sono stati fatti». Ma il sindaco era il primo che avrebbe voluto votare la piscina, ci ha messo sempre la faccia. «Ce l’ha fatta mettere a tutti: avrei dimostrato che il finanziamento avuto 35 anni fa arrivato dal ministero era per fare manifestazioni di carattere nazionale. E’ coerenza. Non ci possono essere partiti che mi impediscono di esprimere il mio consenso o dissenso». La sua protesta, sostiene, «è per il bene della maggioranza, non contro. Si deve lavorare dalla mattina alla sera per la città, se no ci saranno ripercussioni più evidenti nei prossimi giorni».

Marini all’opposizione? «Non è detto, ma non è detto neanche il contrario». Perché la forzista Isabella Lotti non vota la piscina non lo sa. «Lo chiarirà lei alla riunione del partito domani». Secondo Marini dalla crisi si esce solo «con un cambio di modello o persone. Perché mi sono autosospeso solo io? Non volevo far esporre gli altri».

Buzzi entra nello specifico dei rapporti in coalizione. «Che le cose non andassero bene – spiega - si vedeva da un po’. A ogni richiesta di perfezionamento delle delibere di FdI è seguito sempre un miglioramento. Ma chi lo ha chiesto e ottenuto dopo dovrebbe anche votarlo, in giunta e in consiglio. E questo è mancato». Come sulla piscina. «La Lotti era al mare: ricordo che è la compagna di Romoli (coordinatore provinciale di Fi, ndc). Pure il leghista Galati non la vota. Perché? Noi non ci siamo mai messi di traverso su nulla. Ma un problema c’è e quando sentiamo che la maggioranza non è stata mai così granitica, si sta dicendo una cosa non vera».

Lo aveva sostenuto in aula il capogruppo di Fondazione, Gianmaria Santucci, in sede di discussione del consuntivo. Subito dopo quelli di FdI hanno fatto mancare il numero legale. «Siamo andati via per quello: il discorso del candidato sindaco di Civita Castellana – continua Buzzi – è solo a latere, non ha determinato la crisi a Viterbo. L’altro giorno c’erano due ore per votare la piscina, fortemente voluta dal sindaco. Fondazione e Lega non hanno voluto e questo ha creato un cortocircuito. I problemi più grossi sono arrivati da loro, mica da noi».

Discutere l’affidamento alla Fin martedì, come chiesto dai verdi, secondo il capogruppo di FdI sarebbe stato inutile. Come se ne esce ora? «Non è facile, non si risolve con una pacca sulla spalla. Vediamo la proposta del sindaco. Io l’ho detto: questi sono i presupporti per andare in frantumi sul bilancio».
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