Un avvio di anno scolastico tra luci e ombre per Cotral. Tanto che persino l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio ha chiesto a molti presidi il monitoraggio dei collegamenti. Intanto, le luci sono quelle che si intravedono nella tratta per Bassano Romano: dopo la polemica scoppiata sui giornali, l’azienda di trasporti ha raddoppiato i mezzi che da Monterosi, centro di snodo per i comuni dell’area nord di Roma e del Viterbese, portano alla sede di staccata del Meucci.
“Finalmente – testimonia la madre di uno studente – abbiamo due mezzi per l’andata e due per il ritorno. Inoltre, stiamo cercando di far mettere un ulteriore bus verso le 14,30 per i ragazzi che escono alle 14”. Ragazzi che adesso, essendoci collegamenti solo alle 13.45, devono farsi fare il permesso per l’uscita anticipata.
Ma la soddisfazione al Meucci non è ancora piena. “Resta il problema delle classi dell’istituto tecnico-tecnologico che fanno otto ore di lezione, uscendo alle 16. Oltre a ritardi generalizzati, per questi ragazzi – testimonia la dirigente scolastica Laura Bonelli – tornare a casa è problematico. Siamo stati contattati dalla direzione di Cotral e per l’ennesima volta abbiamo inviato l’elenco con i numeri dei ragazzi che arrivano dai diversi paesi della provincia di Viterbo e di quella di Roma”.
Il Meucci di Ronciglione, di cui Bassano è sede distaccata, quest’anno ha registrato un notevole incremento di alunni: con quasi 1.500 iscritti, è diventato l’istituto secondario più grande della provincia, con un ampio bacino di utenza.
Tra le ombre, quelle che si allungano sugli studenti dell’Alberghiero di Caprarola. Andreina Ottaviani, dirigente dell’Iis Farnese cui fanno capo l’istituto caprolatto, quello di Montalto di Castro e il Canonica, fa sapere che il sabato molti ragazzi non hanno il pullman per andare a scuola. “Come già negli anni scorsi, sembra che si voglia ignorare che facciamo lezione anche il sabato. Abbiamo – dichiara la preside – intere zone scoperte, quella di Viterbo sud e di Roma nord. Inoltre, diversi piccoli paesi non hanno il collegamento: per Cotral non è remunerativo far passare i bus, visto lo scarso bacino di utenza”. Peccato che l’abbonamento lo paghi per intero anche chi abita in centri minori. “Per ora, come sempre, i ragazzi sono volenterosi e si fanno accompagnare ma iniziano ad arrivare le mail di reclamo da parte dei genitori. A Pinneri (direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, ndr) segnalerò tutto”, conclude Ottaviani.