Coronavirus, Viterbo pronta ad accogliere le salme dal nord Italia per il forno crematorio

Il cimitero di San Lazzaro
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 4 Aprile 2020, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 19:02

La situazione al nord è drammaticamente seria. E qui al momento si parla solo di «eventualità». Ma Viterbo a questa eventualità si sta preparando: la Silve – che gestisce i cimiteri del capoluogo – ha scritto al Comune per chiedere di applicare una tariffa scontata alle salme che potrebbero arrivare dalle zone più colpite della penisola. E il sindaco Giovanni Arena ha acconsentito. 

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La società ha sede a Firenze, dove gestisce il cimitero al pari di Viterbo: le salme delle persone morte al nord a causa del coronavirus sono arrivate fino qui. E se il sistema dovesse saturarsi, il forno crematorio della città dei Papi sarebbe lo sfogo naturale. Ecco cosa ha scritto la Silve a palazzo dei Priori: «Al fine di rispondere alla criticità creata nei comuni del nord Italia dalla pandemia Covid-19», si chiede «di esentare le salme che eventualmente saranno conferite al crematorio di Viterbo (nella foto sotto) tramite la protezione civile della tariffa di ingresso vigente, nonché di poter applicare una tariffa scontata di euro 442,07 per dette salme».



Il sindaco ha acconsentito e firmato un’ordinanza in tal senso. E l’assessore conferma. «Se dovesse succedere, speriamo mai – spiega Micci - il Comune di Viterbo ha dato la propria disponibilità. Al momento comunque non arriverà alcuna salma». Ecco il perché della decisione. «Al nord – continua l’assessore - i forni crematori purtroppo non ce la fanno a smaltire tutte le salme. Al momento sono arrivate fino a Firenze e anche lì stanno lavorando h24».

Per ora riescono a garantire il servizio e a gestire la situazione. «Nel caso in cui non dovessero più farcela, siccome la Silve gestisce anche i forni crematori di Firenze, ha chiesto al Comune di rinunciare alla sua parte di 150 euro, mentre la società applicherà la tariffa scontata di sua competenza. Ma non è che da domani arriveranno le salme dal nord: sono 700 morti al giorno – conclude Micci - e tutti ci auguriamo diminuiscano».

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