Controlli di Pasqua, i viterbesi restano a casa: tante pattuglie, solo 4 multe

Controlli
di Maria Letizia Riganelli
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Martedì 14 Aprile 2020, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 21:28
Nessuna scampagnata e nessuna uscita non consentita. I viterbesi a Pasqua e Pasquetta sono rimasti chiusi nelle loro case. Rispettando regole e raccomandazioni per evitare che il contagio da coronavirus torni a intensificarsi.

Pochissime le multe elevate da carabinieri e polizia, solamente 4, nonostante la presenza massiccia in strada delle forze dell’ordine. Le direttive del ministero dell’Interno erano state chiare: controlli a tappeto e tolleranza zero per i furbetti. Il Viminale, infatti, aveva invitato tutti i prefetti ad applicare disposizioni restrittive della libertà di circolazione, per evitare trasferimenti verso località a richiamo turistico. Al riguardo erano stati predisposti piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo sui movimenti, in modo da garantire un presidio del territorio diffuso e percepibile dalla cittadinanza.

Le indicazioni del ministero dell’Interno sono state accolte anche dalla prefettura di Viterbo che durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha predisposto ogni utile iniziativa per assicurare l'osservanza delle limitazioni riguardanti gli spostamenti all'interno dello stesso comune e tra località diverse, compreso il divieto di recarsi in abitazioni differenti da quella principale, tra cui le seconde case utilizzate per le vacanze.

Per rendere reali le misure di contenimento sono stati contemporaneamente in strada, solo nel capoluogo, cinquanta auto, tra carabinieri e polizia, pronte a fermare tutti coloro che non erano nelle loro abitazioni. Mentre un elicottero della Finanza sorvolava la Tuscia per segnalare eventuali assembramenti. In totale sono state fermate un centinaio di autovetture che transitavano: quasi tutti i cittadini avevano un valido motivo per essere fuori dalle loro abitazioni. Nella maggior parte dei casi infatti si trattava di personale sanitario che si stava recando in ospedale o tornava dal lavoro. 

Il bilancio di Pasqua è quindi più che buono. I viterbesi hanno rispettato le regole. Quello che le forze dell’ordine hanno notato, in questi due giorni di duro lavoro, è stata solo una città deserta e silenziosa.
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