Con la Tuscia in zona gialla possono riaprire anche i musei

Un sala del museo Civico "Rossi Danielli"
di Carlo Maria Ponzi
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Domenica 25 Aprile 2021, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 15:09

Covid e dintorni: arriva la zona gialla e grazie a essa riaprono i musei della Tuscia. Da martedì 27, dalle ore 9 alle 19, porte aperte al “Rossi Danielli” del capoluogo, previa prenotazione telefonica per la giornata di sabato e i festivi (0761.348616). “Il museo civico è un luogo sicuro – afferma l’assessore alla Cultura Marco De Carolis – e si può visitare in tutta tranquillità, osservando tutte le misure di sicurezza previste. In maniera responsabile e con attenzione, torniamo a vivere e a far vivere i luoghi di arte e cultura”.

Riapre anche il Museo della Ceramica della Tuscia di Palazzo Brugiotti (via Cavour 67) che presenta i nuovi laboratori didattici a distanza all’insegna di “Manipolarte on line”, destinata agli studenti delle scuole ogni ordine e grado: in collegamento con un operatore, gli studenti verranno coinvolti in varie attività volte a stimolare l’apprendimento e la creatività attraverso giochi guidati di manipolazione dell’argilla. Orari: lunedì e martedì, dalle ore 10 alle 13; dal mercoledì al venerdì, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; chiuso il sabato e la domenica. Info: 0761.223674;  museoceramicatuscia@fondazionecarivit.it.

Anche le strutture dell’Alto annunciano la ripresa delle visite.

Il coordinamento museale le elenca: il museo Taruffi di Bagnoregio con moltissime auto e moto storiche esposte su oltre mille metri quadri; il Muvis – Museo del vino e delle scienze agroalimentari di Castiglione in Teverina, con le botti più grandi d’Europa (oltre tre metri di diametro), realizzato nella storica cantina Vaselli di oltre 4mila metri quadri su sei piani; il Museo laboratorio didattico della stampa di Montefiascone, ubicato nei locali che furono sede della tipografia Silvio Pellico (già “del Seminario” – ininterrottamente attiva dal 1695) con esposte antiche macchine, caratteri e attrezzature  tipografiche; il useo civico dell’Agro Cimino, il castello Orsini, il palazzo Chigi Albani e la Faggeta, sito Unesco, di Soriano nel Cimino.

Riapre anche l’area archeologica dell’antica città di Ferento grazie all’impegno dei volontari volontari dell’associazione culturale Archeotuscia, nei giorni feriali solo nel pomeriggio, dalle 10.30 al tramonto nei weekend. “Durante il periodo di chiusura – avverte l’associazione - è stata completata la pulizia del decumano, nonché il teatro romano, i resti delle terme, la domus risalente al I sec. d. C. Info: 328-750233; 339-2716872.

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