Comune, la crisi resta senza soluzione. E scoppia la grana dei revisori: bilancio fuori tempo massimo

Comune, la crisi resta senza soluzione. E scoppia la grana dei revisori: bilancio fuori tempo massimo
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Domenica 17 Marzo 2019, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 16:16
Tre e sei sulla ruota di Viterbo. Non sono le estrazioni del lotto, ma dei revisori dei conti e delle riserve. E' la nuova tegola caduta sull'amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Arena: l'incarico dei precedenti è scaduto e la Prefettura ha provveduto a sorteggiarne altri. Il che significa fare una corsa contro il tempo, di fatto impossibile da rispettare, per l'approvazione del bilancio entro la fine del mese.

Mentre la crisi dovrebbe volgere al termine, c'è già dunque un altro ostacolo da superare. Pietro Brugnoli, Antonio Verdone e Paola Parroni: questi sono i tre revisori estratti a sorte, nell'ordine, il 12 febbraio scorso dalla Prefettura. Seguono sei riserve, che andranno a inserirsi in caso di eventuali rinunce. La nomina di questi tre signori per il bilancio è fondamentale, si deve quindi procedere a tappe forzate.

Per domani è stata convocata in fretta e furia la riunione dei capigruppo, che dovrà fissare la seduta di consiglio in cui ratificare l'incarico. Probabilmente giovedì, ma siamo già al 21. Quindi il bilancio andrà approvato in giunta per poi essere sottoposto ai tre, che dovranno avere almeno qualche giorno per studiarlo e certificarlo. Solo allora sarà possibile farlo approdare nella sala d'Ercole per la discussione. Iniziare entro il 31 sarà quindi quasi impossibile.

Intanto sul fronte della crisi si vede una schiarita. Ieri altro giro di consultazioni. La mattina tutti a colazione alla Felicetta, il ristorante del senatore leghista Umberto Fusco. Lui, il collega Francesco Battistoni (Forza Italia), il deputato Mauro Rotelli (Fratelli d'Italia), il leader di FondAzione Gianmaria Santucci e il sindaco si sono visti per cercare di chiudere una situazione che si trascina da un mese. Sul tavolo tre proposte: una prevede l'uscita dalla giunta di Claudio Ubertini, titolare dell'urbanistica, che pareggerebbe i conti con la defenestrazione di Claudia Nunzi. Tramontata quella che mette in gioco anche il ruolo del presidente del consiglio.
 
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