Completamento di Belcolle, partito il collaudo dei quattro piani ultimati. Mancano gli ascensori

Belcolle
di Renato Vigna
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Sabato 18 Febbraio 2023, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 18:09

Belcolle a grandi passi verso il completamento. Il più ormai è terminato: sono, infatti, in corso di collaudo i piani 8, 7, 6 e 5. Ma affinché si possa parlare di inaugurazione occorrerà aspettare ancora qualche mese. I prossimi step perché si arrivi al taglio del nastro sono già partiti. Si tratta, nello specifico, di realizzare i collegamenti tra i piani. Sono sette gli ascensori previsti come trait d’union tra i reparti che verranno ospitati nella nuova ala. Un paio sono già stati montati ma perché lo siano tutti occorre ancora un po’ di pazienza.

Il nodo sta nella congiuntura internazionale che comporta difficoltà nel reperimento di materie prime. Come per tutti i cantieri, anche quello di Belcolle sconta i tempi di reperimento sul mercato soprattutto di componenti elettroniche. Ma resta la buona notizia: lo stato di completamento è avanzato e, mentre si attendono i “pezzi” mancanti, si continua a lavorare per collaudare gli interni.

A ottobre dello scorso anno, la consegna dell’opera “completa, funzionante e funzionale” era prevista per il 14 febbraio.  I termini concordati dall’Asl con l’Ati (associazione temporanea di imprese) tra Salc-Ircop, le aziende che si sono aggiudicate l’appalto, devono però – come accennato - fare i conti con le consegne che non arrivano.

Dopo 50 anni di attesa - la prima pietra è stata messa nel 1973 – si intravvede comunque la fine di un’opera che darà respiro alla sanità locale, consentendo di attivare decine di posti letto in più.

Lunga e irta di ostacoli la strada che porta a un traguardo quanto mai vicino. Già a dicembre del 2012 la commissione incaricata aveva stilato una graduatoria, impugnata prima al Tar poi al Consiglio di Stato dalla seconda classificata che ha infine vinto il ricorso ai danni della Ics Grandi Lavori spa (ora Costruzioni romane). Circostanza che ha prolungato i tempi fino alla sigla del contratto avvenuta il 21 settembre del 2017 in Regione tra la Asl e l’Ati composta da Salc Spa e Ircop Spa. A novembre 2019 la rescissione del contratto da parte dell'azienda sanitaria per gravi inadempienze. Solo a luglio del 2020 committente e aziende giungono a un accordo che fa ripartire il cantiere a settembre. A disposizione 9.624.904 euro, finanziati dalla Regione Lazio. L’accelerazione dell’iter del completamento è stata impressa nell’ultimo quinquennio, sotto la direzione generale di Daniela Donetti, ora passata alla guida del Sant’Andrea di Roma.

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