Completamento di Belcolle, c'è la data: dopo 50 anni lavori conclusi entro il 14 febbraio

Belcolle
di Federica Lupino
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 18:55

Completamento di Belcolle, c’è la data. I piani 8, 7, 6 e 5 dovranno essere ultimati, compresa l’installazione di un ascensore e di un montalettighe nel lato est, entro il 7 dicembre. Mentre la consegna dell’opera “completa, funzionante e funzionale” è prevista per il 14 febbraio 2023. Sono i nuovi termini concordati tra Asl e Ati (associazione temporanea di imprese) tra Salc-Ircop, le aziende che si sono aggiudicate l’appalto e che hanno chiesto il “riconoscimento di un prolungamento dei termini contrattuali e lavorazioni extra”. Dopo 50 anni di attesa - la prima pietra è stata messa nel 1973 –  uno slittamento di pochi mesi, pare davvero poco cosa: inizialmente, la conclusione era stabilita per il 12 ottobre. Nelle more dei nuovi termini, inoltre, “l’assistenza fornita dalla ditta esecutrice e la rideterminazione del termine di ultimazione delle opere non comportano oneri aggiuntivi per la Asl di Viterbo né penali per ritardo dell’appaltatore”. 

Dal responsabile del dipartimento sociosanitario per la Ust Cisl di Viterbo, Mario Malerba, un commento che vede gli effetti a lungo termine del completamento: “Avere operativo il Corpo A3 – sostiene – significa che nel territorio saranno attivate alcune decine di posti letto in più. Anche con questi, resteremo sotto la media prevista di disponiblità ogni mille abitanti ma comunque andrà meglio rispetto ad ora.

Sarà anche l’occasione per assumere personale e porre un argine alla mobilità passiva”. 

Il completamento di Belcolle porta la firma di Daniela Donetti, direttore generale uscente dell’azienda sanitaria locale (andrà a dirigere il Sant'Andrea a Roma), sotto il cui mandato il cantiere è stato sbloccato. “Se i lavori sono ripartiti e stiamo in fase di ultimazione è indubbiamente merito del dg che – riconosce Malerba – non ha mai mollato, nonostante le difficoltà incontrate”.

Difficoltà che fanno il paio con pastoie burocratiche e interventi della giustizia amministrativa. Già a dicembre del 2012 la commissione incaricata aveva stilato una graduatoria, impugnata prima al Tar poi al Consiglio di Stato dalla seconda classificata che ha infine vinto il ricorso ai danni della Ics Grandi Lavori spa (ora Costruzioni romane). Circostanza che ha prolungato i tempi fino alla sigla del contratto avvenuta il 21 settembre del 2017 in Regione tra la Asl e l’Ati composta da Salc Spa e Ircop Spa. A novembre 2019 la rescissione del contratto da parte dell'azienda sanitaria per gravi inadempienze. Solo a luglio del 2020 committente e aziende giungono a un accordo che fa ripartire il cantiere a settembre. A disposizione 9.624.904 euro, finanziati dalla Regione Lazio.

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