Colpo di scena, Panunzi candidato a Roma 1. Ed e pace tra i dem. Il documento del segretario regionale

Colpo di scena, Panunzi candidato a Roma 1. Ed e pace tra i dem. Il documento del segretario regionale
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 20 Agosto 2022, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 19:10

Colpo di scena. E di fortuna, anche. Il consigliere regionale Enrico Panunzi torna candidato. Non capolista, né a Viterbo: sarà terzo al collegio di Roma 1 P03, al posto del ciociaro Francesco De Angelis. L’ex assessore regionale ieri mattina ha infatti ritirato la propria candidatura dopo la bufera sul caso di Albino Ruberti, il capo di gabinetto dimissionario del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che proprio con il fratello di De Angelis è stato protagonista di una lite furibonda.

Insomma, tra i dem viterbesi la quiete dopo la tempesta, arrivata grazie a una tempesta ancora più grande. La posizione numero tre però non deve trarre in inganno. Al proporzionale di Roma 1 P03 primo è Claudio Mancini, già consigliere regionale, che però concorre anche all’uninominale nel collegio di Fiumicino e dintorni e ha grandi possibilità di essere eletto. Al secondo c’è Caterina Cerroni, uno degli ormai famosi cinque giovani democratici under 35 che su cui ha puntato il segretario nazionale Enrico Letta, tanto da metterli capilista per farli entrare in parlamento dalla porta principale. E infatti Cerroni è al primo posto al plurinominale in Molise. E quindi c’è Panunzi, che oggi firmerà la candidatura e che subentra così al posto di De Angelis. Il dem locale dunque ha buone probabilità di farcela.

Questo e altro è scaturito dalla direzione provinciale di ieri, dove era presente anche il segretario regionale Bruno Astorre.

Proprio lui, ha detto, aveva proposto Panunzi capolista, poi è stato il nazionale a cambiare le carte. Astorre ha sostenuto di aver difeso fino alla fine la candidatura di Panunzi, ritenendola la migliore per il territorio. Aveva indicato un nome al nord del Lazio e uno al sud. Quello del nord, il consigliere regionale, è saltato. Il segretario regionale ha proposto un documento con il quale si chiede a Panunzi di accettare questa candidatura e al Pd locale di impegnarsi a sostenere quella di Marianna Madia al plurinominale. Alla fine via libera all’unanimità, ricucitura in extremis e grandi applausi.

Tra gli intervenuti, quelli di Francesco Serra e Alvaro Ricci, che hanno invitato Panunzi ad accettare, pur ribadendo che non era questa la strada maestra. Non era semplice trovare un modo per ricucire, anche perché appena si è sparsa tra i dem la notizia del ritiro della candidatura di De Angelis, gli appetiti si sarebbero scatenati, perché la posizione era buona e ben camuffata.

Panunzi ha ringraziato Astorre, Leodori e Zingaretti, che ha spinto sul ripescaggio del suo consigliere, tanto che sul presidente della Regione Lazio il consigliere si è pure commosso. Per il Pd tutto è bene quel che finisce bene, anche perché - come qualche dem si è lasciato sfuggire - «se non ci fosse stata questa proposta sarebbe stata una carneficina».

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