Trasversale, Civitavecchia accelera: «Basta ritardi, iniziare i lavori al più presto»

Trasversale, Civitavecchia accelera: «Basta ritardi, iniziare i lavori al più presto»
di Luca Telli
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Sabato 30 Gennaio 2021, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 19:06

«La trasversale va finita nel più breve tempo possibile». L'adagio del sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, è in realtà un velocissimo. La polemica sul tracciato verde sollevata dai Comuni di Monte Romano, Tarquinia e dalle associazioni ambientaliste, la tocca di striscio. «Del colore poco mi importata, ma non possiamo aspettare ancora».

 Il bandolo della matassa lo passa al commissario straordinario in attesa di ratifica Ilaria Coppa «professionista esemplare, qualificata che conosce le criticità dall'area e saprà prendere la migliore decisione. Ne va della crescita e dello sviluppo del territorio». Parola magica quest'ultima che accostata a ‘difesa’ è stata impugnata dai sindaci vicini come una baionetta.

«Ogni realtà interessata va ascoltata perché a nessuno piace una decisione che scende dal cielo. Ma ci vuole buon senso e collaborazione». Tradotto: sinergia, che nel pensiero di Tedesco significa accettare la possibilità che dopo 40 anni si porti a termine l'opera strategica più importante per la Provincia, alla porta della quale bussa in attesa di invito formale.

«A chiedere l’avvio dei lavori non è solo il sindaco di Civitavecchia - aggiunge Tedesco -. Ma tante realtà imprenditoriali. La trasversale è anello di congiunzione con l'Adriatico e, in questo momento storico, un cantiere del genere sarebbe un volano di sviluppo socio economico».

Un appoggio importante per Tedesco arriva dal gruppo viterbese di Fratelli d'Italia che ieri mattina ha messo in scena un sit in simbolico per chiedere il via libera all'opera, l'apertura del cantiere e, possibilmente, il superamento dello scoglio del TAR la sentenza del quale è attesa il 26 maggio (il passaggio successivo per eventuali ricorsi, qualora i poteri del commissario non dovessero superare pendenze giuridiche, al Consiglio di Stato).

«Sostegno che mi fa piacere - aggiunge Tedesco - Viterbo e Civitavecchia hanno tanto da dare l'una all'altra».

Ma se con il gruppo viterbese gli interessi sono i medesimi, diversi saranno con quello di Tarquinia che lo scorso giugno ha votato la delibera, passata all'unanimità, con la quale il Comune aveva ribadito il suo no al tracciato verde.

Frizioni che potrebbero non mancare neppure con il sindaco, leghista e collega di partito, Alessandro Giulivi che all'indomani della pubblicazione della griglia dei commissari nel DPCM del 20 gennaio era partito all'attacco puntando in piedi sull'impossibilità di iniziare la costruzione del cantiere senza prima un tavolo di confronto escludendo, poi, a priori il tracciato «che di verde ha poco o niente»

«Siamo contrari perché il percorso approvato da Anas rappresenta un attacco a una delle valli più belle d'Italia, biodiversità uniche che rischiano di andare perse - aveva spiegato Giulivi - . Il Comune di Tarquinia ha il suo piano e da quello non si discosterà». Non meno duro era stato il commento di Maurizio Testa sindaco di Monte Romano, consapevole della necessità di completare l'arteria «per decongestionare il traffico e garantire la sicurezza stradale», come di «dovere guardare oltre l’ipotesi oggetto di ricorso, non considerarla insomma un dogma di fede»

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