Civitafestival 2019: al Forte Sangallo si va dal rock alla tragedia greca, alla lirica internazionale

Civitafestival 2019: al Forte Sangallo si va dal rock alla tragedia greca, alla lirica internazionale
di Ugo Baldi
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Giovedì 4 Luglio 2019, 08:45
Quando il rock incontra la tragedia greca, la lirica incontra il jazz, la performance incontra le parole, ecco che torna uno dei fiori all’occhiello della programmazione estiva del centro Italia: nella corte cinquec-entesca del Forte Sangallo di Civita Castellana (Viterbo) , per il 31esimo anno consecutivo, il CivitaFestival.

In un dialogo inedito con lo spazio ospitante, ossia l’imponente fortezza del Forte Sangallo - costruita nel 1495 in terra falisca, l’antica Felerii Veteres, oggi Polo Museale del Lazio - saranno ospiti del 2019: l'Orchestra Sinfonica Scarlatti (10 luglio); Fahrenheit 451 Teatro e NoveTeatro con “Voce di donna”, scritto e interpretato da Melania Giglio; per la prima volta in Italia l'Adam Pieronczyk Quintet, tra brani originali e standard jazz (12 luglio); Muxarte e Pindoc con “Un po’ di più”, di e con Zoé Bernabéu e Lorenzo Covello, pluripremiati al Roma Fringe Festival (13 luglio); Antonio Rezza e Flavia Mastrella con Io (14 luglio).

Poi il Trio Le metamorfosi musicali conIl segno, con la presenza di Giovanni Fontana, performer di fama internazionale (17 luglio); la danza e la musica di Il Giardino Onirico Default Studio con Apofenia (18 luglio);
THEATRON - Teatro Antico a La Sapienza con Eumenidi di Eschilo con coordinamento di Anna Maria Belardinelli (19 luglio); Ralf Saxophone Project (20 luglio); New Talents Jazz Orchestra con Enrico Pieranunzi, uno dei più talentuosi pianisti della scena internazionale (21 luglio).

A seguire la Compagnia Musicale Nadeshiko con il soprano giapponese Akiko Tamura (24 luglio); il Progetto teatrale Exodos (25 luglio); Greg con AgGREGazioni, tratto dall'omonimo suo libro e trasformato in pièce teatrale (26 luglio): La Fabbrica dell’attore/Teatro Vascello con Manuela Kustermann e Cinzia Merlin in Metamorphosys (27 luglio).

La chiusura affidata a “Ogni ricordo un fiore”, con Luigi Lo Cascio, evento organizzato in collaborazione con il CivitaFestival e il Polo museale del Lazio nell'ambito della rassegna Palcoscenico - ARTCITY 2019: in viaggio da Palermo a Roma. L'attore rilegge i suoi 240 tentativi di romanzo, tutti interrotti, e decide cosa farne. Cercare di cimentarsi in ogni genere e stile, senza mai riuscire a sceglierne uno, portare a termine un’opera e potersi così dire scrittore.

«Alla sua 31' edizione il Civitafestival coniuga tradizione e contemporaneità” spiega il direttore artistico Fabio Galadini. “Forme e comportamenti creativi delle varie discipline artistiche confermano la naturale predisposizione del festival al pluralismo culturale e artistico rendendosi di più interprete della nostra epoca nella consapevolezza e nella speranza che anche l’arte debba e possa fare la sua parte».

«Da 31 anni, musicisti, cantanti, attori, di fama internazionale, danno lustro al nostro comune - afferma il neo-sindaco Franco Caprioli - catalizzando l’interesse di un pubblico esigente, locale e non, che, nel mese di luglio, attraversa vie e piazze del centro storico, animando un contesto architettonico di grande pregio. Lo spettatore viene accolto dalla rigogliosa natura delle forre accompagnato nel magico mondo dell’arte e di contesti dal fascino ineguagliabile».
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