Civita Castellana, al vescovo Rossi la statuina del presepe della Confartigianato e Coldiretti.

Civita Castellana, al vescovo Rossi la statuina del presepe della Confartigianato e Coldiretti.
di Ugo Baldi
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Venerdì 25 Dicembre 2020, 15:50

Anche la diocesi di Civita Castellana ha ricevuto la statuina del presepe frutto dell’iniziativa pluriennale promossa da Confartigianato insieme con Coldiretti e Fondazione Symbola, sotto l’egida del Manifesto di Assisi.

Il presidente di Confartigianato Imprese di Viterbo, Michael del Moro, il presidente della sezione Coldiretti di Civita Castellana Danilo Capati e il segretario della Uol locale Igino Rita, hanno consegnato al vescovo della diocesi di Civita, monsignor Romano Rossi, la statuina del mestiere dell’anno.

E nel 2020 il mestiere rappresentato non può che essere l’operatore sanitario, raffigurato nel presepe dalla statuina di una operatrice sanitaria donna, realizzata in esclusiva per questa occasione dalla prestigiosa bottega d’arte presepiale napoletana “La Scarabattola” dei Fratelli Scuotto, socia di Confartigianato.

«Artigianato è tradizione, è comunità, è l’Italia che non si è fermata nonostante il disastro che ci è piovuto addosso - afferma Del Moro -. È stato un anno difficile, ma le imprese artigiane, così come gli operatori sanitari, con il loro lavoro hanno contribuito a lanciare un messaggio di speranza e di capacità di resistere nonostante tutto.

Questa statuina incarna i valori della solidarietà, della generosità e della capacità di mettersi a disposizione gli uni degli altri».

«Ci sentiamo molto vicini alla realtà degli operatori sanitari che non si sono fermati un attimo, che nonostante le difficoltà ed i rischi hanno fatto tanto ed aiutato molti – aggiunge Capati –. Con questa nuova statuetta si attualizza il presepe e lo si lega alla vita di tutti i giorni che per gli agricoltori e gli allevatori vuole dire conservazione dei territori, della biodiversità e della fattoria Italia che purtroppo negli ultimi dieci anni ha perso 2 milioni di animali a causa della crisi, dei bassi prezzi pagati per il latte e della concorrenza sleale dei prodotti importati dall’estero»”.

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