Scuola da 10 anni in ristrutturazione, i genitori della Rodari: «Ora finiamola»

Scuola da 10 anni in ristrutturazione, i genitori della Rodari: «Ora finiamola»
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Giovedì 6 Maggio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 21:21

#Riapriamo La Rodari”. E’ partita attraverso questo hastag sui social da qualche giorno a Civita Castellana la protesta di un gruppo di genitori degli alunni che dovrebbero frequentare la scuola elementare Gianni Rodari di via Salvatore Allende. Invece a causa dei lavori di ristrutturazione, di messa in sicurezza e consolidamento che va avanti a singhiozzo da quasi dieci anni, i ragazzi sono stati dirottati in altre strutture. 

Circa 150 frequentano le lezioni nei locali dell’ex Pretura e 50 sono ospiti della scuola del centro storico della XXV Aprile in via Gramsci. Quest’ultimi quasi tutti residenti nel quartiere San Giovanni sono quelli che hanno i maggiori disagi, poiché ogni mattina devono attraversare la città per andare a scuola. Di una a eventuale ripresa dei lavori per ora non c’è traccia e questo è uno dei motivi che sta portando ad una diminuzione delle iscrizioni al primo anno. 

E’ cosi è scattata l’iniziativa delle famiglie che hanno deciso di sollecitare l’amministrazione comunale a riprendere i lavori che da qualche mese sono di nuovo interrotti. “E’ come ricevere un pugno nello stomaco -dice Franca Crestoni una del gruppo dei familiari-, vedere questa scuola e il suo splendido giardino abbandonati nel degrado più totale fa male.

Ecco perché ci stiamo mobilitando per far si che gli amministratori facciano riprendere i lavori e concluderli. Altrimenti si cerchi una soluzione alternativa e si prenda anche in considerazione la possibilità di realizzarci un parco pubblico, cosi tutti ci mettiamo l’anima in pace”. 

Quella della Rodari è una storia contorta. L’edificio venne sgomberato per delle infiltrazioni di acqua e da li è iniziato il calvario per le famiglie e gli alunni, mentre si sono succedute tre amministrazioni. L’assessore ai lavori pubblici Carlo Angeletti ha intercettato i malumori. “Si tratta di una eredità che ci siamo trovati a gestire – ha spiegato - e ora che è terminato il primo stralcio del lavori, appena approvato il bilancio partiremo con il secondo. La previsione è quella di riaprire la scuola entro il 2022 se non ci saranno altri nodi da sciogliere”.

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