Civita Castellana, scarichi inquinanti, ma il depuratore è ancora fermo da anni

Civita Castellana, scarichi inquinanti, ma il depuratore è ancora fermo da anni
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Mercoledì 30 Marzo 2022, 16:02

Sugli scarichi di lavorazione delle aziende del consorzio dell'area industriale di Prataroni, a Civita Castellana, si è accesa la miccia per un nuovo scontro politico.

Il Partito democratico vuole vederci chiaro, mentre il sindaco Luca Giampieri ha emesso un'ordinanza contro lo sversamento di acque reflue su tutto il territorio comunale. E ha annunciato «sanzioni e controlli» per evitare il ripetersi di tali episodi che stanno recando gravi danni all'ambiente.Sicuramente l'ordinanza arriva con un stretto riferimento alle acque del fosso di Monte Lombrico, che da qualche giorno sono diventate più chiare, a sentire i pescatori.

Questo dopo la denuncia nei giorni scorsi sul Messaggero di episodi di scarichi illegali passati attraverso il depuratore non funzionante. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Simone Brunelli, ha però messo benzina sul fuoco e presentato una richiesta di accesso agli atti, oltre che un'interrogazione allo stesso sindaco. Vuole sapere «quali siano state le iniziative messe in atto dall'amministrazione comunale per far ripartire il depuratore fermo da anni». Un argomento che rischia di innescare uno scontro durissimo.«Nei giorni scorsi si è parlato di un presunto sversamento di materiale inquinante in località Prataroni - dice come premessa Brunelli - ma in tale località è presente un depuratore per evitare problematiche di questo tipo.

Il Comune di Civita Castellana è stato destinatario di un finanziamento della Regione di circa 750 mila euro per la messa in funzione del suddetto impianto, mentre lo stesso depuratore dovrebbe essere preso in carico dalla società Talete, considerando che il Comune ha conferito i propri impianti alla luce dell'ingresso nella suddetta società»

.Date queste premesse, sono scattate le domande del capogruppo Brunelli su «quali siano stati i lavori eseguiti con la somma messa a disposizione dalla Regione Lazio; se il depuratore dovrà essere preso in carico dalla società Talete o se tale operazione è già stata effettuata; qualora la Talete non abbia provveduto alla presa in carico quale sia la motivazione, e se ci sono stati incontri tra l'amministrazione comunale e la società con quali esiti»

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