Civita Castellana, grande estate a Castellaccio: la necropoli riaperta fa il pieno di turisti

Un'area della necropoli
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Mercoledì 22 Settembre 2021, 13:34

La riscoperta della necropoli falisca del Castellaccio è subito un successo. Nel corso dell'estate sono stati oltre cinquecento i turisti che, a Civita Castellana, hanno potuto ammirare da vicino quello che è un vero e proprio paradiso storico-naturalistico nel cuore della cittadina falisca.

Situata su di un pianoro lambito dalle forre del Rio Maggiore e da quella del Rio Purgatorio, questa antica città dei morti fa parte di una ben più grande necropoli: quella di Terrano, dove purtroppo a oggi - nonostante sia considerata una tra le meglio conservate dell'antica Faleri Veteres - molte tombe non risultano visitabili a causa del loro riutilizzo. Quella del Castellaccio, sorge su una proprietà privata, ma si può visitare prendendo un appuntamento (tel. 349-3298939) con la proprietà.

«La mia famiglia ha mantenuto l'area intatta -dice con orgoglio Eleonora Barduani- grazie a impegno e considerazione, e ora è fruibile ai visitatori. Con grande soddisfazione, nel corso dell'estate abbiamo ricevuto visite di italiani e stranieri. Inoltre è stata migliorata la torre medioevale, adibita ora a residenza d'epoca».I visitatori, che devono prendere accordi prima di recarsi sul posto, «possono godere di panorami unici e allo spettatore viene offerta una vista esclusiva della nostra città, dell'ambiente in cui è immersa, in cui si fondono bellezze naturali e preziose tracce archeologiche, che dal periodo falisco si protraggono fino all'epoca medioevale», aggiunge Barduagni.

Per Luca Panichelli, storico e conoscitore del territorio falisco, questa operazione è una importante occasione di rilancio per il territorio e di sviluppo per il turismo locale. «Come ha testimoniato George Dennis sul proprio diario di viaggio, intorno al 1840, anno in cui lo studioso ebbe modo di visitare il sito ha spiegato Panichelli - questo si presentava con un gran numero di sepolture ediscrizioni che sono ancora visibili.

Altre antiche sepolture, anche queste molto ben conservate, sono presenti nella parte interna del pianoro, proprio accanto ad un'antica torre d'avvistamento di origine medievale».

Dei resti del cosiddetto Castellaccio (800-1000 dopo Cristo), invece resta un muro «costruito con dei mattoni in tufo, scanditi da delle strette feritoie. La località - aggiunge Panichelli - merita di essere visitata e potrebbe diventare un fiore all'occhiello dal punto di vista paesaggistico»

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