«Mi trovo costretto a dover rendere pubblico - ha scritto Parroccini - ciò che per natura dovrebbe rimanere privato grazie all’intemperanza di qualche incapace, non conosco sinonimi meno eleganti, che ha pensato di diffondere informazioni sulla mia persona senza il mio consenso coinvolgendo la mia famiglia, le mie aziende e la mia credibilità. Ma faremo chiarezza, andremo fino in fondo con tutte le nostre possibilità e i nostri strumenti».
«Mi sono recato in Spagna - ha raccontato - e il perché non sono tenuto a dirlo. Mi dispiace per tutti quelli che hanno tempo da impiegare nel chiacchiericcio tipico di chi non ha argomenti se non quelli che legge sui social da persone meno intelligenti di lui. Io sono un uomo libero, vado dove voglio e me ne prendo la responsabilità. Faccio le vacanze in Italia da sempre ma fortunatamente ho un lavoro e un’attività politica che mi permettono di viaggiare molto. Non chiedo né pietà né comprensione. Mi piacerebbe solo poter continuare la mia vita sapendo di essere l’unico responsabile delle mie scelte e senza coinvolgere ciò che ruota intorno a me».
«Mi sono recato spontaneamente al drive-in di Viterbo - ha detto ancora - e ho saputo da poco di essere positivo al Covid-19, tutte le persone che hanno effettuato il tampone su mia segnalazione sono negative. Inutile dirvi che sono in ottima forma, che sono abituato alla cattiveria delle persone e che non sarà il Covid-19 o qualche imbecille a fermarmi. Last but not least. Vorrei ringraziare la mia famiglia e in particolar modo Claudio Parroccini che fin da subito mi ha consigliato di rendere pubblica la notizia per evitare di lasciar spazio a chi ama le fake news. La verità vince sempre. E al di là dei luoghi comuni, ho sperimentato sulla mia pelle l’efficienza di un servizio sanitario pronto a sostenere me e le persone coinvolte in questa situazione».
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