Civita Castellana, il sindaco snobba il 25 Aprile

Civita Castellana, il sindaco snobba il 25 Aprile
di Ugo Baldi
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Lunedì 26 Aprile 2021, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 16:36

Un 25 aprile tra le polemiche a Civita Castellana. L’assenza alla cerimonia organizzata dal Comune, sia del sindaco Luca Giampieri (Fratelli d’Italia), sia del vice Matteo Massaini (Lega) e dell’intera giunta, hanno scatenato le proteste dei partiti di opposizione e del sindacati.

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L’appuntamento di piazza della Liberazione ha riacceso lo scontro politico.

Anche l’Anpi con il presidente Ettore Muffo non è stato tenero al termine del suo intervento. «L’assenza delle istituzioni comunali – ha detto - è stata l’unica nota negativa di una manifestazione molto partecipata». Ad indossare la fascia tricolore hanno delegato dal Palazzo comunale il presidente del consiglio, Claudio Parroccini (Forza Italia) che ha usato toni concilianti e dispensato sorrisi, nella piazza dove sventolavano solo le bandiere rosse, dell’Anpi e dei sindacati.

Parroccini si è reso disponibile perfino a farsi qualche selfie con i rappresentanti di Rifondazione, per allentare la tensione, e nel suo intervento ha ricordato: «Quel 25 aprile del 1945 non fu solamente la giornata della Liberazione dall’occupazione, ma vennero gettate le fondamenta del nostro stato democratico», guadagnandosi anche qualche applauso. Non si è imbarazzato nemmeno al momento della deposizione della corona d’alloro, quando la piazza ha intonato “Bella ciao”.

Una volta terminata la cerimonia, però, sono partite le bordate. Il Partito democratico, Rifondazione comunista e Movimento 5 Stelle, a cui si sono aggiunti il sindacato dei ceramisti Filctem e i pensionati della Spi Cgil, non sono stati teneri con la giunta di centrodestra. «Sindaco, assessori e i rappresentanti di Lega e FdI - hanno detto in un comunicato congiunto - hanno snobbato la commemorazione disertando in massa. Una mancanza intollerabile che ribadisce la vera natura di quest’amministrazione, che non è nuova ad atti in pieno contrasto con una memoria collettiva che dovrebbe essere patrimonio di tutte le forze politiche».

Simone Brunelli (Pd) e Yuri Cavalieri (Prc) capigruppo in consiglio comunale hanno aggiunto: «Lo scorso anno c’è stata la vergognosa cancellazione dei viaggi ad Auschwitz. Meno di un mese fa un consigliere di maggioranza, nel silenzio generale del sindaco e dei consiglieri, ha dovuto rassegnare le proprie dimissioni per un post inneggiante al Duce. Oggi gli amministratori hanno rinnegato la storia del nostro paese. Ancora una volta l’amministrazione comunale ha rotto ogni legame con la storia operaia ed antifascista di Civita Castellana».

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