Si allunga la lista delle persone indignate e perplesse, dopo che l'amministrazione comunale di Civita Castellana ha deposto una corona d'alloro sul monumento ai caduti d'Africa del 1986, in occasione della Festa della Repubblica.
Civita Castellana: Festa della Repubblica? No, del Re. Partiti e sindacati dal Prefetto
A sostenere le tesi dei partiti di centrosinistra e sindacati e che hanno bocciato l'iniziativa della giunta Giampieri, si è aggiunto Mauro Canali, professore ordinario di Storia contemporanea all'Università di Camerino che ha frequentato spesso Civita Castellana. Non è andato tanto per il sottile il docente, autore di oltre venti opere che hanno interessato la vita del ventennio.
«Sono sbalordito ha detto - e indignato. Non è solo una violenza alla storia quella che si è perpetrata, ma soprattutto una vergognosa offesa alle istituzioni democratiche su cui si fonda la coscienza civile di questo nostro Paese».Canali ha anche ricordato così la guerra d'Africa:
«Quell'aggressione colonialista e imperialista dice - condotta contro l'Etiopia, un paese per di più indipendente, non solo si risolse ad Adua nel 1896 con uno dei maggiori disastri della storia del nostro Paese, ma servì da pretesto per la successiva aggressione contro la stessa Etiopia portata a termine da Mussolini nel 1935-36 con l'assenso del Re.
«Considero superfluo ricordare le gravi complicità della monarchia nei confronti della dittatura fascista: sono vicino a tutte le istituzioni e le organizzazioni di Civita Castellana che hanno giustamente denunciato la sciagurata iniziativa».Per quanto riguarda il confronto politico, invece, Pd e Rifondazione hanno organizzato una riunione con gli iscritti per parlare dell'attuale gestione della macchina comunale