Discarica di Civita Castellana, chiesti 60mila metri cubi in più al servizio delle aziende

Discarica di Civita Castellana, chiesti 60mila metri cubi in più al servizio delle aziende
di Simone Lupino
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Lunedì 14 Novembre 2022, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 13:22

Ampliamento in vista per la discarica di Civita Castellana. Una modifica chiesta dalla società Ecosantagata all’area di Valutazione di impatto ambientale della Regione Lazio che prevede un aumento delle volumetrie pari a 62.700 metri cubi. E’ solo l’ultimo di vari progetti che riguardano lo smaltimento o il trattamento dei rifiuti in tutta la provincia di Viterbo.

L’avviso pubblico per la procedura di Via è stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Civita Castellana lo scorso 2 novembre, da quel giorno è scattato anche il periodo di 30 giorni per la presentazione di eventuali osservazioni da parte dei cittadini. Dopodiché l’iter per ottenere l’eventuale autorizzazione proseguirà con la convocazione della conferenza dei servizi (tre riunioni) nell’ambito della quale dovranno pronunciarsi, tra gli enti interessati, Comune, Provincia e Regione, quest’ultima con i vari uffici competenti in materia. Facendo la somma dei vari pareri espressi, l’area Via deciderà quindi se concedere il via libera o meno all’innalzamento. L’impianto di Civita Castellana riceve, principalmente rifiuti speciali non pericolosi provenienti dal Polo delle ceramiche: inerti e gessi. In misura minore, accoglie anche rifiuti commerciali. L’ampliamento, in sostanza, risponderà alle aumentate esigenze delle Polo industriale.

Di quanti rifiuti in più si parlerebbe? «Sulla base del peso dei rifiuti già conferiti si è potuto calcolare un peso specifico pari a circa 1.2 t/mc, pertanto si calcola un aumento volumetria corrispondente ad un peso complessivo pari a 75.240 t.

Supponendo conferimenti con un trend costante rispetto agli ultimi anni ci si attende una vita utile dell’aumento della volumetria pari a circa 15 mesi». I documenti spiegano anche che «per ciò che concerne il sistema dei trasporti, l’ampliamento non comporterà alcuna modifica del traffico veicolare in ingresso e in uscita dall’impianto». E ancora: «Si evidenzia come impatto positivo a livello di gestione del territorio il recupero di nuovo spazio disponibile all’abbancamento del rifiuto non pericoloso senza andare a modificare altre zone fuori dalla zona dell’ex cava già in iter di riqualificazione».

Sono diversi i progetti in ballo nella Tuscia sui rifiuti. Ad agosto è arrivata la comunicazione al Comune di Viterbo dell’istanza di ampliamento della discarica di Monterazzano (un nuovo invaso da 960mila metri cubi) e sempre su Monterazzano è partita la conferenza dei servizi per la realizzazione di un biodigestore, che a sua volta affiancherà l’impianto di compostaggio inaugurato a luglio. Attesa a breve invece la conclusione dell’iter autorizzativo per una piattaforma di trattamento rifiuti (pericolosi e non) nella zona industriale dell’Acquarossa. Infine ad Arlena di Castro in ballo il progetto di un altro impianto per la produzione di biometano.

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