Civita Castellana, contagiati dalla febbre dei fossili lungo le sponde del Treja

Civita Castellana, contagiati dalla febbre dei fossili lungo le sponde del Treja
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Domenica 14 Marzo 2021, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 10:59

L'Agro falisco si è trasformato punto di riferimento per gli appassionati di conchiglie fossili. Il fiume Treja che bagna Civita Castellana e qualche altro corso d'acqua della zona sono diventati, con il tempo, l'area preferita per questi appassionati. Quasi sempre una volta che li trovano li utilizzano come soprammobile e li mostrano agli amici come un trofeo, altri li regalano a qualche amico. C'è anche chi le fotografa e basta.

 Anche perché non c'è una speculazione economica tra gli amanti di questa nuova moda o un mercato.

E non sono nemmeno pochi quelli che nei fine settimana partendo da Calcata percorrono il tratto del Treja, che arriva fino a Civita, cercando appunto questi reperti.

Di solito arrivano dalla capitale in gruppo.«Un desiderio racconta Alberto, uno di loro nato per curiosità che poi si è trasformato in un bel passatempo. E' anche un motivo per evadere dalla città e passare tempo in mezzo alla natura e raccogliere qualcosa che rappresenta in passato».

Con le norme anti Covid meno stringenti (anche se ora non più) e le belle giornate di fine inverno, pertanto sono tornati i cercatori. Gente discreta, amante della natura, a volte si tratta di nuclei familiari che passano il tempo all'aria aperta alla ricerca di qualche pezzo pregiato per la loro collezione privata.

Quasi sempre si tratta di conchiglie anche di grandi dimensioni. «Un tempo - spiega Luca Panichelli che è uno studioso della storia locale dove oggi sono presenti prati verdi c'era il mare e molte aree con le eruzioni vulcaniche sono state ricoperte di lava e pertanto tutto ciò che era presente in quel momento è stato coperto e si è fossilizzato».In effetti l'agro falisco si trova tra i laghi di origine vulcanica, come Bracciano, Bolsena e Vico.

Fiumi e torrenti con passare degli anni hanno scavato i terreni riportando in superficie ciò che è stato nascosto da millenni. La caccia ai fossili pertanto è diventata un affascinante e apprezzato passatempo da famiglie e persone di tutte le età. Alcuni oltretutto senza una grande esperienza che riescono poi a maturare con il tempo si avventurano nelle forre con uno spirito d'avventura encomiabile. «E' una bella emozione dice Paola, anche lei romana quella di trovare prove delle creature preistoriche. Volte ne basta una per renderti felice». Per la caccia ai fossili in modo efficace e sicura, c'è chi documenta prima e poi si arma di piccozza, attrezzo utile per togliere il calcare di torno al fossile e quanto meno necessario.Insomma l'Agro falisco riesce sempre ad offrire qualcosa di interessante a chi decide di visitarlo.

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