Civita Castellana, il Comune espone gli arazzi persi e ritrovati

Civita Castellana, il Comune espone gli arazzi persi e ritrovati
di Ugo Baldi
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Domenica 29 Gennaio 2023, 19:31

Capolavori d'arte perduti e ritrovati a Civita Castellana. Da qualche giorno sono in bella vista e disponibili per essere ammirati nell'aula consiliare del palazzo comunale otto arazzi realizzati si presume alla fine dell'ottocento. Sono stati utilizzati fino ad oltre la metà del 1900 in occasione delle feste patronali o altre cerimonie civili o religiose per abbellire la facciata del palazzo comunale di piazza Matteotti nei momenti di festa.

Poi sono usciti di scena e ora sono stati recuperati.

gli storici sostengono che potrebbero essere stati esposti le prime volte per festeggiare la nomina dei sindaci alla fine dell'ottocento e poi dei podestà e non è da escludere anche il passaggio dalla provincia di Roma a quella di Viterbo della città delle ceramiche nel 1927.

Insomma, raccontano un bel pezzo di storia della capitale economica della Tuscia.

Nel 2014 erano stati per la prima volta rintracciati, ma non fu dato seguito a nessuna iniziativa e sono rimasti accartocciati nella soffitta del palazzo comunale, tra altri pezzi di storia dimenticati da chissà quanto tempo.

Ora l'amministrazione comunale ha tutta l'intenzione di restaurarli per recuperarli. Non sono malandati a prima vista, anzi. L'idea è quella di metterli in vetrina e che nello stesso tempo farli diventare anche un'attrattiva turistica.Su due delle otto opere realizzate su tela dalle dimensioni di due metri è ben evidente stampato lo stemma di Civita Castellana; in uno c'è quello di Viterbo e in un altro quello di Roma.

In uno è inoltre rappresentato un toro di colore rosso simbolo della famiglia Borgia. Su uno è stampata una croce e su un altro un'aquila. Altri due contengono altre figure.

«L'importante è averli recuperati e resi visibili ai cittadini questi capolavori ha detto il sindaco Luca Giampieri -; attualmente sono nell'aula consiliare e quanto prima provvederemo al loro restauro e nello stesso momento faremo iniziare una ricerca storica per risalire in quale anno sono stati realizzati e qual è il materiale utilizzato»

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