E' arrivato il commissario prefettizio al Comune di Civita Castellana. Lo ha mandato il prefetto su richiesta del Tar, per dare esecuzione a una sentenza del tribunale civile di Viterbo che ha visto perdere l'amministrazione comunale e pagare 46mila euro fuori bilancio.
Sono saltati sui tavoli i consiglieri di opposizione di Pd e Rifondazione comunista che, appena la delibera è apparsa sull'albo pretorio del Comune, hanno rimproverato gli autori del buco. «In pratica - hanno spiegato Brunelli e Cavalieri - Luca Giampieri, attuale sindaco, è stato chiamato a pagare i debiti fatti dal padre, Massimo sindaco (1999-2009)».
Poi hanno affondato i colpi. «Dalla lettura del provvedimento - dice Cavalieri - si evidenziano una serie di gravi inadempienze, manchevolezze e ritardi inquietanti, che la dicono lunga su come la destra, con Massimo Giampieri, Franco Caprioli e oggi Giampieri Jr, ha amministrato e continua ad amministrare la nostra città».
«Tutto inizia racconta Brunelli - nel 2007 quando la giunta Giampieri senior recede un contratto sottoscritto con un'impresa appaltatrice.
La giunta Caprioli non ha proposto appello e così la sentenza è diventa esecutiva. Anche davanti al Tar, l'attuale giunta «non si è costituita, risultando contumace e condannata a pagare altri 2500 euro. Cose imbarazzanti». I due esponenti del centrosinistra hanno fortemente criticato l'amministrazione: «Le modalità con cui è stata gestita la questione dimostra inequivocabilmente l'incompetenza e l'inaffidabilità degli amministratori, di allora e di oggi. Ora la palla passerà alla Procura della Corte dei conti ,che dovrà analizzare le carte e valutare eventuali responsabilità»