Ceramica, lavoratori con silicosi senza vaccino: la protesta allargata a sindacati e partiti

Ceramica, lavoratori con silicosi senza vaccino: la protesta allargata a sindacati e partiti
di Ugo Baldi
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Lunedì 8 Marzo 2021, 13:22

Mancata somministrazione dei vaccini ai lavoratori della ceramica con silicosi, prosegue la mobilitazione nel distretto industriale di Civita Castellana.

Sindacati e partiti hanno chiesto al sindaco Luca Giampieri, alla Asl, alla Regione Lazio e al Ministero della salute di trovare una soluzione per le quasi mille persone che non possono mettersi in lista per vaccinarsi: la loro patologia non è tra quelle riconosciute come prioritarie.

«Riteniamo questa mancanza inaccettabile – ha detto Vasco Alessandrini dello Spi/Cgi l- e proprio per questo chiediamo da subito che tutte le istituzioni intervengano, ognuna per le proprie competenze e responsabilità, per correggere una situazione in contrasto con le evidenze scientifiche e con il diritto alla salute delle categorie più fragili».

I sindacati dei ceramisti, come Femca Cisl e Filctem Cgil, hanno aggiunto materiale. «Lo stesso ministero – ha detto Mauro Vaccarotti, segretario generale della Filctem – ha messo in evidenza che nel 94% dei casi la principale causa di mortalità da Covid 19 è dovuta a insufficienza respiratoria ed effetti da ipertensione arteriosa, cardiopatie ischemiche e bronco pneumopatia.

Queste sono tutte patologie strettamente connesse e legate alla silicosi, malattia che si contrae in fabbrica».

Per la Femca è intervenuto il segretario  generale Fabrizio Mastrogiovani: «Ci vuole una corsia preferenziale – ha sostenuto - perché stiamo parlando di persone fragili. Le istituzioni devono dare una risposta rapida ed efficiente per superare un ostacolo che ha dell’incredibile».

Per la politica critiche sono arrivate da Partito democratico e Rifondazione comunista. «Chiediamo fin da subito al sindaco - hanno detto i due gruppi consiliari - di attivarsi al piú presto e non voltarsi dall'altra parte, di essere più attento e incisivo per evitare che la voce di chi ha dato tanto alla città continui a rimanere inascoltata. La Regione e i suoi rappresentanti devono intervenire e il ministero della Salute, responsabile della individuazione dei codici, deve inserire la silicosi tra le malattie che colpiscono duramente chi lavora o ha lavorato nelle aziende ceramiche»

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