Civita Castellana, per l'arredo bagno nuova gelata: la spinta per l’ecobonus non c'è

Civita Castellana, per l'arredo bagno nuova gelata: la spinta per l’ecobonus non c'è
di Ugo Baldi
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Giovedì 18 Giugno 2020, 21:21
Il grande assente, nel decreto Rilancio del Governo, resta per il momento il settore dell’arredobagno. Gli incentivi per favorire il risparmio idrico, che potrebbero avere ricadute importanti sia a livello occupazionale e sia economico per le aziende del distretto della ceramica di Civita Castellana, ma soprattutto per l’ambiente, ieri sono stati accantonati dalla Commissione bilancio. Con l’impegno di ampliarli.

Alle proteste di Confindustria ceramica, per le imprese, si sono aggiunte quelle dei sindacati di categoria dei ceramisti, Filctem Cgil e Femca Cisl; e quelle del deputato viterbese di Fratelli d’Italia, Mauro Rotelli, che aveva presentato un emendamento affinché l’efficientamento del patrimonio edilizio fosse completato, inglobando anche l’aspetto dell’efficienza idrica, a partire dalla riduzione dei consumi per gli usi abitativi.

«Gli emendamenti sull’ ecobonus – ha spiegato Rotelli - sono stati tutti accantonati, in attesa di intese nei prossimi giorni che speriamo consentano un allargamento, il più esteso possibile». Insomma, non è detta ancora l’ultima parola, anche se le reazioni dei sindacati sono state dure. Ieri a Civita si è svolto un incontro tra il segretario nazionale della Femca-Cisl, Nara Garofolo, accompagnato dal segretario della Cisl Viterbo, Fortunato Mannino, e dai sindacalisti, rsu e iscritti del sindacato bianco verde, che ha aperto una nuova sede in via XXV Aprile.

«Il Governo deve prendere in considerazione anche il settore della ceramica con gli ecobonus – ha detto Garafolo – anche perché c’è la necessità di rilanciare questo territorio, dove si produce grazie soprattutto alla grande professionalità degli addetti del comparto una delle eccellenze del made in Italy. Ho notato che mancano anche le infrastrutture per lo sviluppo di questo distretto, che ha la necessità di essere preso in considerazione. Gli sgravi fiscali vanno indirizzati anche per chi investe nell’efficienza idrica».

Non è stato da meno Mauro Vaccarotti, segretario generale della Filctem. «Speriamo in un ripensamento del Governo, veloce e puntuale – ha detto – il risparmio idrico sarebbe un buon volano per il rilancio del distretto industriale e per il Viterbese, e di conseguenza avremo più lavoratori attivi. Credo che si possa fare meglio e per questo continueremo a chiedere di incentivare fiscalmente il ricambio dei sanitari».

E questo viste anche le tecnologie messe in campo dagli imprenditori del settore ceramico sanitario, in qualche caso coperte anche da brevetto
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