Civita Castellana, 25 Aprile. Il sindaco Caprioli: «La memoria antitodo alle tragedie del secolo scorso»

La cerimonia a Civita Castellana
di Ugo Baldi
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Sabato 25 Aprile 2020, 21:57 - Ultimo aggiornamento: 21:59

Non c’è stato nessun corteo e nè tanto meno un discorso, ma una festa nel segno dell'unità. Per il 25 Aprile a Civita Castellana la cerimonia si è svolta, come vuole la tradizione da 55 anni a questa parte, nella piazza intitolata a questa giornata.

Accompagnati dal gonfalone del Comune, prima il sindaco Franco Caprioli e poi il presidente della sezione Anpi, Ettore Muffo, hanno deposto al monumento una corona e un mazzo di fiori. «Un atto necessario e doveroso - ha detto Caprioli - anche in una situazione di emergenza come questa, soprattutto ora che si sta esaurendo l’apporto dei testimoni diretti per tramandare la storia di quello che successe, 75 anni fa ,alle future generazioni. Per raccontare cosa significò la negazione della libertà, l'instaurazione della dittatura, la politica razziale, la guerra che ne conseguì. La memoria nazionale rappresenta l’antidoto contro il pericolo che le tragedie del secolo scorso possano ripetersi».

Presente anche una rappresentante di Rifondazione comunista, Lucia Melissa Frezza, di 82 anni in completo rosso, coperta sul volto da una mascherina con i colori della bandiera della pace. Anche Frezza ha lasciato un mazzo di fiori sul monumento e poi si allontanata. Dalle finestre di un’abitazione sulla piazza della Liberazione sono risuonate successivamente anche le note di “Bella Ciao”.

Nel pomeriggio, davanti al monumento, è stata la volta della visita dei consiglieri comunali del Pd e di Rifondazione comunista.

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