«Cittadini senza medico», allarme nella Teverina: i sindaci di Castiglione e Bagnoregio scrivono alla Asl

«Cittadini senza medico», allarme nella Teverina: i sindaci di Castiglione e Bagnoregio scrivono alla Asl
di Renato Vigna
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Mercoledì 3 Agosto 2022, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 17:30

La carenza dei medici di medicina generale diventa motivo di scontro istituzionale. Succede a Castiglione in Teverina ma l'allerta è massima anche a Bagnoregio. Entrambi i comuni ricadono nel distretto sanitario A, quello capitanato da Montefiascone e il più penalizzato della provincia.

La situazione al momento più critica è nel primo paese. “Tralasciando l'evidente difficoltà nel reperire nuovi medici, è inconcepibile che in una situazione come questa i cittadini non abbiano mai ricevuto alcuna comunicazione su come e da chi debbano ricevere assistenza. È oltremodo inaccettabile che non esista alcuna informazione, gli enti locali debbono essere al corrente”, tuona il sindaco castiglionese, Leonardo Zannini.

Per cristallizzare il proprio contrappunto, il primo cittadino ha scritto una lettera alla Asl e per conoscenza al prefetto Antonio Cananà. Nel testo Zannini ricorda che dal 31 luglio il dottor Vincenzo Ramacci è in pensione ma nessuno dei suoi assistiti sa chi li seguirà e cosa devono fare anche per avere una semplice ricetta. “Sono rammaricato – scrive il sindaco – dal fatto che mai nessuna comunicazione è arrivata al Comune o a me, se non esclusivamente per le vie brevi e sempre solo a seguito di mie richieste. Il diritto alla sanità è una questione seria, se non la più seria. Se non c’è sinergia e coordinamento tra vari enti, ad ogni livello, si crea solo spaesamento fra i cittadini che hanno il diritto di sapere oltre che di ricevere un’adeguata assistenza sanitaria”.

Al momento, Zannini sa che in sostituzione di Ramacci “c’è il dottor Orlandi operante esclusivamente a Bagnoregio e a tempo parziale. È inconcepibile – attacca – che i miei concittadini debbano percorrere 15 chilometri a tratta per ricevere assistenza primaria. Inoltre mi è stato riferito, sempre per le vie brevi e su richiesta, che ci sarebbe stato un bando di concorso per il reclutamento di un nuovo medico ma allo stato attuale non c’è alcuna pubblicazione nel sito della Asl”.

Ma anche a Bagnoregio la preoccupazione è alta. “Con l’assessore alla sanità Massimo Zeroli – fa sapere il sindaco Luca Profili -  abbiamo scritto una lettera ad Asl e Regione Lazio preoccupati per la situazione dei medici di base operanti qui, visto che due già sono andati in pensione e gli altri due faranno lo stesso nei prossimi mesi”.

Nella risposta, l’azienda sanitaria ricorda che già a marzo ha informato la Regione che in provincia esistono 53 zone carenti di cui proprio due a Bagnoregio. “Nelle more dell’assegnazione e conseguente accettazione degli incarichi agli aventi diritto alla titolarità della convenzione – si legge nella replica – la Asl sta procedendo agli iter amministrativi per il conferimento di incarichi provvisori”.

Per la situazione specifica, i vertici della Cittadella aggiungono: “Per sopperire all’eventuale disagio della popolazione residente a Bagnoregio non soltanto sono stati messi in campo gli strumenti ordinari per la sostituzione dei medici, ovvero sono state richieste le disponibilità ai dottori presenti nella graduatoria aziendale per il conferimento di incarichi provvisori ma si è fatto ricorso a strumenti straordinari”. Questi ultimi sono sostanzialmente due: aumentare i massimali (cioè in numero massimo di assistiti per camice bianco) oltre i canonici mille, oppure consentire su base volontaria di restare in servizio ai medici pensionandi. Quest’ultima è la soluzione adottata per la vicina Civitella d’Agliano dove il dottor Fabrizio Verzaro continua ad assistere i pazienti nonostante possa andare in pensione già da diversi mesi.

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