Lavoro e tavolo anti-crisi, la Cisl torna all'attacco: «Se i giovani vanno via stiamo perdendo la partita»

Lavoro e tavolo anti-crisi, la Cisl torna all'attacco: «Se i giovani vanno via stiamo perdendo la partita»
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 15:43

«Persona, lavoro e partecipazione», l’impegno della Ust Cisl di Viterbo riparte da qui. A stabilire i punti fissi intorno ai quali ruoterà l’azione dei prossimi anni è il segretario Fortunato Mannino. Lo ha detto subito dopo il congresso che venerdì scorso, con voto unanime, lo ha riconfermato alla guida del sindacato e lo stesso ha fatto con Roberto Marchetti e Elisa Duranti nella segreteria.

«Mai come in questo momento ci troviamo davanti sfide importanti - spiega Mannino - e non possiamo perdere ulteriore tempo, se vogliamo riscrivere il destino della Tuscia». Una provincia dove il tasso di occupazione è al di sotto della media nazionale, dove negli ultimi 8 anni la popolazione è crollata, dove i giovani scappano per non rimanere intrappolati all’interno di un quadro che non è in grado di dare risposte lavorative. «E quando i giovani scappano significa che stiamo perdendo la partita. Senza di loro il futuro è una pagina già scritta».

La denuncia del punto di non ritorno e la ricetta della Cisl per limitare gli effetti della crisi «da sole non bastano, per uscire serve lo sforzo congiunto di tutto il territorio: sindacati, associazioni, politica ed enti. Un’idea su come fare ce l’abbiamo già». Il nuovo piano della Cisl passa infatti da un ritorno al passato, dal recupero della “Piattaforma per il rilancio del territorio” a cui proprio Mannino, insieme ai segretari di Cgil e Uil, Stefania Pomante e Giancarlo Turchetti, aveva dato vita due anni fa.

Un “programma di governo” finito ai margini, nonostante nei mesi successivi la presentazione avesse raccolto l’adesione tra gli altri di Provincia, Comune di Viterbo, Camera di commercio e Università della Tuscia, obiettivo del quale è il rafforzamento del tessuto economico territoriale e il suo sviluppo.

Spiega Mannino: «Dall’imprenditoria, all’agricoltura, dal turismo, ai centri storici, passando dal miglioramento della rete infrastrutturale per fare uscire il Viterbese dall’isolamento. Questa è l’anima della piattaforma che mette al centro il lavoro».

Un piano ambizioso che potrebbe beneficiare anche dei fondi del Pnrr «per i quali la politica deve mettersi in moto presentando progetti validi, il sindacato è pronto a fare la sua parte fornendo le sue competenze. La pandemia che ha stroncato migliaia di vite e devastato le nostre economie, deve essere l’occasione per pensare un mondo inevitabilmente diverso ma auspicabilmente migliore. E renderlo migliore spetta a ognuno di noi».

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