Cinghiali, nelle campagne viterbesi un problema dietro l'altro

Cinghiali, nelle campagne viterbesi un problema dietro l'altro
di Luca Telli
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Venerdì 10 Luglio 2020, 09:37
«Prima contenere il problema poi i risarcimenti». Mauro Pacifici, presidente di Coldiretti, torna sul problema cinghiali: un incubo per gli agricoltori e non solo. Lo scorso anno infatti sono stati 64 gli incidenti stradali provocati dagli ungulati: 29 nel territorio dell'Atc Vt1 e 35 nel territorio dell'Atc Vt2. Un numero censito probabilmente al di sotto del dato reale.
«Passeggiano in città tranquillamente» continua Pacifici, che prova a scherzarci ma si rabbuia subito dopo. E aggiunge: «Le continua incursioni nei campi sono una piaga che si aggiunge ai danni provocati dal Coronavirus e dalle piogge tardo autunnali che hanno compromesso semina e, quindi, parte dei raccolti». Condizione tale da mettere in ginocchio il comparto agricolo per il quale un computo delle perdite potrà essere fatto, con un margine d'errore ridotto, solo a fine anno. Per ora, i provvedimenti messi in campo dalla Regione Lazio per il contenimento dei danni faunistici sembrano funzionare. «Sia la cattura all'interno dei parchi che la caccia di selezioni sta portando risultati dice Pacifici mettere in sicurezza il comparto orticolo stagionale: cocomeri, pomodori e meloni, è una priorità». L'ordinanza regionale, firmata il 27 maggio ma funzionale dal 15 giugno prevede l'abbattimento di 718 capi: 378 nei quattro distretti in cui è suddiviso l'Atc Vt1 e 340 in quelli dell'Atc Vt2. Per la durata, spiega Pacifici, l'orizzonte temporale dovrebbe essere quello del prossimo autunno con la ripartenza dell'attività venatoria. «Poi, una volta passata la fase acuta chiederemo un tavolo in Regione per capire come e in che modo si potrà procedere ai risarcimenti». La situazione lamentata dagli agricoltori è preoccupante, con ettari devastati che non saranno più in grado di dare altri frutti durante la campagna in corso. «Noi siamo pronti ad un tavolo di confronto che dia risposte rapide ed effettive sulle problematiche dei danni da fauna selvatica conclude Pacifici - Per quanto questo momento storico sia straordinario, potrebbe essere l'occasione giusta per affrontare questa problematica annosa».
 
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