Al via i lavori per la rotatoria all'incrocio Cimina-Nepesina. Con il giallo della colonna scomparsa

L'incrocio Nepesina-Cimina
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Giovedì 10 Novembre 2022, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 17:10

Partenza della realizzazione della rotatoria al bivio tra la Cimina e Nepesina con giallo, a Nepi. Ieri mattina si sono presentati nella sede comunale di Palazzo Vignola i carabinieri, in seguito a una segnalazione, per chiarire la scomparsa della Colonna Nepesina realizzata da Papa Sisto alla fine del 1500 e che indica le direzioni stradali (Firenze-Loreto-Fonti); era stata rimossa nei giorni scorsi dall'incrocio e da molti è considerata un bene artistico.

A togliere i dubbi sulla presunta scomparsa ai militari è stato lo stesso sindaco Franco Vita: «Gli ho comunicato che è stata tolta da una azienda specializzata ha spiegato ai militari- per essere restaurata e ho presentato tutti i documenti che lo attestano. Non è stata rubata come qualcuno aveva sospettato. Una volta terminato il lavoro sarà riposizionata secondo le indicazioni dell'Astral nella stessa area, ma non al centro della rotatoria come stabilito con i tecnici anche per una questione di sicurezza».

La rotatoria tra la Cimina e la Nepesina

La rotatoria che prevede un impegno economico di 350 mila euro, suddiviso tra Comune (un terzo) e Regione Lazio, una volta terminata metterà in sicurezza uno degli incroci più pericolosi della provincia, insieme a quello del Quartaccio (qui i lavori sono iniziati la settimana scorsa), dove gli incidenti sono frequenti. «Si tratta della prima delle tre rotatorie programmate nel nostro Comune - ha detto ancora Vita - e con la conferenza dei servizi sono stati approvati e programmati l'iter dei lavori del bivio tra Cimina e Nepesina, in località Colonetta.

I primi appunto sono stati quelli di sistemare la colonna, poi il taglio degli alberi dopo che abbiamo ricevuto tutte le autorizzazioni».

L'impresa che ha vinto l'appalto la prossima settimana inizierà i lavori veri e propri. Quanto alle altre due rotatorie, la realizzazione della prima è in programma nella zona artigianale, a spese del Comune; una seconda nella zona commerciale, che sarà sostenuta in parte dal Comune e in parte dalle stesse aziende che ne hanno riconosciuto l'utilità.

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