Stretta sugli orari della movida, tutte le attività chiudono due ore prima

Stretta sugli orari della movida, tutte le attività chiudono due ore prima
di Ugo Baldi
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Domenica 1 Agosto 2021, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 21:05

Stretta alla movida. Attraverso un’ordinanza sindacale, firmata dal primo cittadino di Civita Castellana Luca Giampieri, sono state dettate le limitazioni all’attività dei bar dei locali e anche per clienti. 
Un provvedimento che arriva dopo la chiusura di un bar la scorsa settimana, il ritiro di quattro patenti pochi giorni fa, le proteste di molti residenti nei mesi scorsi dopo che in varie zone le regole spesso diventano optional nei fine settimana. 

Si tratta di una iniziativa che certifica la sinergia tra amministrazione pubblica, istituzioni e forze dell’ordine per far rispettare la quiete durante le ore notturne. “Una misura necessaria – ha detto Luca Giampieri – arrivata al termine di incontri mirati con la Prefettura”. Una novità arriva anche sul fronte dei controlli: “Saranno attivati – ha annunciato il primo cittadino di Civita – servizi notturni con la presenza della Polizia locale”.

La chiusura di tutte le attività di somministrazione di bevande e cibo dovrà avvenire ore 1, dal lunedì al giovedì e durante la domenica e alle 2 invece, nei giorni di venerdì e sabato. Ogni locale, tra l’altro, dovrà restare chiuso per almeno 3 ore. Le attività di intrattenimento, inoltre, non potranno essere protratte oltre le ore 24. 

Particolarmente stringenti sono anche gli obblighi previsti per i titolari dei locali e per i consumatori. I primi, ad esempio, dovranno invitare gli avventori a tenere comportamenti che siano conciliabili con il rispetto della quiete pubblica sia all’interno delle loro attività che nel perimetro esterno utilizzato, pena - tra l’altro - la revoca della concessione del suolo pubblico.

Il sindaco ha inoltre posto l’attenzione sulla tutela dei minori (i carabinieri hanno sanzionato un bar che vendeva alcolici a minorenni, ndr) e al rispetto delle norme igieniche. Tra gli obblighi degli avventori figura il divieto di bivacco e di consumo delle sostanze alcoliche al di fuori degli spazi adiacenti agli esercizi. In caso di trasgressione delle norme la sanzione prevista è di 500 euro fatte salve le disposizioni del codice penale. In caso di superamento dei limiti di emissione acustica/sonora e dei valori previsti dalla legge quadro in merito, la sanzione può superare i 5mila euro.

Il provvedimento resterà in vigore fino al 30 settembre. Un’ordinanza che, attualmente, rappresenta una grande novità nella bassa Tuscia. Si tratta di una prova che durerà due mesi.

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