A Montalto marina, nel day after, facce lunghe e poca voglia di parlare. Le uniche parole sono di ironia per l'obbligo di mascherina all'aperto, e in qualsiasi luogo dove possono formarsi assembramenti (compresi spazi all'aperto di locali aperti al pubblico), dalle 18 alle 6 del mattino. «Perché spiegano - il Covid dorme fino a tardi e con il caldo resta a casa». Parole utili per esorcizzare ma non per sanare dubbi e preoccupazioni che, insieme alle perdite, porteranno a un aumento della spesa a cominciare da quelle per la sicurezza. Pena per i trasgressori: 400 euro, identica per i gestori con chiusura di 5 giorni fino a un massimo di 30.
Sulla movida, che si sposta sul litorale nel mese di agosto e nodo dell'ordinanza, si interroga a Tarquinia il Movimento Civico di Sandro Conversini: in vista i 5 giorni del DiVino etrusco, manifestazione di punta dell'estate con migliaia di presenze. «La possibilità di annullare l'evento deve essere presa in considerazione spiegano - e non è allarmismo, ma un invito alla riflessione. Nel caso in cui di deciderà di partire, l'augurio è che vengano rispettate le direttive del protocollo e limitato il rischio di un nuovo contagio. Una nuova chiusura sarebbe la fine per la nostra economia».
Prima di Conversini, a ridosso di Ferragosto, era stato Sandro Celli, consigliere del Partito democratico, a sollevare il problema con un post: «Altre Amministrazioni hanno già annullato, per ora, manifestazioni importanti come Santa Rosa spiegava e in questo momento bisogna aumentare la vigilanza su situazioni di assembramento ormai fuori controllo, che si moltiplicano giorno per giorno e non crearne altre. Io mi fermerei e rimanderei a un momento di maggiore sicurezza». Stop non preso in considerazione almeno per ora in Comune che, sperando di contenere gli assembramenti, ha spalmato l'evento su più giorni. Inoltre, servizio di sorveglianza agli ingressi, percorsi con segnaletica anti-Covid e un maggior numero di casse per i ticket.
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