Chef, stalker e latitante: finisce in Croazia la fuga di Luigi Canuzzi

Carabinieri
di Maria Letizia Riganelli
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Sabato 1 Aprile 2023, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 16:03

Nascosto sulla costa croata pensava di farla franca. Luigi Canuti chef originario di Capodimonte lo scorso anno era stato condannato in via definitiva a 5 anni e 8 mesi di carcere per aver perseguitato una ragazza. La condanna è arrivata quando lo chef si trovava sulla costa romagnola. Lontano dalla Tuscia dove erano accaduti i fatti.

La notizia della condanna definitiva, che presto si sarebbe trasformata in una lunga detenzione ha fatto mettere le “ali” ai piedi dello chef, che in fretta e furia ha lasciato il posto di lavoro in Romagna per darsi alla fuga. Come latitante ha trovato riparo, pensando di far perdere le tracce, sulle coste croate dell’Istria, a pochi chilometri da Trieste nel comune di Torre-Abrega. Ma la latitanza è durata giusto pochi mesi perché la Procura ha spiccato un mandato di arresto europeo e i carabinieri del nucleo investigativo in collaborazione con la autorità croate lo hanno scovato e riportato in patria, dove è finito dritto in una cella.

La storia inizia nel 2008, quando lo chef è docente in una scuola alberghiera e si innamora di una sua allieva minorenne. La ragazza, di 20 anni più giovane, nel 2014 però lo lascia. E lo chef perde completamente la testa. Quello che riesce a fare in pochissimo tempo per gli inquirenti è quasi assurdo. Comincia col tartassarla di messaggi e telefonate per poi passare a “maniere” più pesanti.

Intimidazioni per nulla velate: «Torna con me o metto i tuoi video porno sul web». Il silenzio della ragazza spinge Canuzzi ad andare avanti. La notte di Natale del 2014 vengono dati alle fiamme i cassonetti dei rifiuti sotto la sua casa. La ventenne impaurita è convinta che ad appiccare l’incendio sia stato lo chef si rivolge ai carabinieri.

Ma la persecuzione, continua per mesi. Le minacce di morte non si contano più e la famiglia di Bagnoregio ricorre prima alla sicurezza privata, istallando dispositivi tecnologici e poi ancora alle forze dell’ordine. Canuzzi è arrivato perfino a inviare foto di attrici porno nude con sopra la faccia della sua ex al padre, minacciando di pubblicarle. I genitori per salvare la figlia decidono di farla trasferire in Toscana. La ragazza va a Firenze per tre mesi. In quei novanta giorni lo chef pianifica l’ultimo colpo. Quello che al rientro della ragazza lo spingerà per la prima volta dietro le sbarre. Lo chef spiffera ai carabinieri che la giovane è una narcotrafficante che si rifornisce a Roma e spaccia tra il Lazio e la Toscana. Prima della soffiata riesce a nascondere qualche grammo di cocaina nell’auto della vittima, forzando la serratura. I carabinieri però in poche mosse scoprono tutto e lo chef finisce dritto agli arresti in attesa del processo sconta solo 5 mesi. Il resto della condanna inizia oggi.

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