Castelli, ville e palazzi: i tesori della Tuscia spalancano le porte

Bolsena, Palazzo del Drago
di Carlo Maria Ponzi
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Mercoledì 30 Settembre 2020, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 18:06
Domenica 4 ottobre, Giornata nazionale delle dimore storiche italiane: rocche, ville e palazzi nel Lazio apriranno gratuitamente le loro porte.
 
Questi sono i siti visitabili nella Tuscia viterbese. Palazzo Farnese a Ischia di Castro: il più vistoso monumento della cittadina, castello medioevale, prima e più antica residenza della famiglia Farnese.  Direttamente edificata sul masso tufaceo, la sua parte originaria risale all'XI secolo. Fu teatro, nel 1395, della sanguinosa rivolta del popolo ischiano contro i Farnese in cui rimasero uccisi tre figli di Ranuccio.
 
 Il Castello di Proceno: è un articolato sistema di fortificazioni creato nel XII secolo a scopo di difesa. La torre a pianta quadrata che si erge sulla parte sommitale dell’antico borgo, dominando l’intera vallata e il territorio circostante.
 
Villa Lais a Sipicciano (Graffignano): edificata nel 1725, è una angolo tra storia e natura tra Lazio e Umbria.
 
Villa Catalano Rossi Danielli a Viterbo: risale alla seconda metà del XVI secolo, quando ne era proprietario Giacomo Sacchi, esponente di una ricca e nobile famiglia insediatasi a Viterbo nel 1297. Nel 1650 viene ceduta ai padri domenicani di Santa Maria in Gradi che la utilizzavano come residenza estiva per gli ospiti illustri del convento. Luigi Rossi Danielli il 19 giugno 1812 l'acquistò dal governo francese il complesso monumentale del convento per evitare il saccheggio delle opere d’arte della Basilica di Gradi.
 
Il Castello Costaguti a Roccalvecce: tra il XIII e il XIV sec. castello fu proprietà di vari Signori, tra cui Ponzio, condottiero agli ordini della nobile famiglia Monaldeschi di Bagnoregio. Un secolo dopo divenne proprietà della potente famiglia Viterbese dei Gatti. Nel 1555 Camillo Colonna, lo cedette ad Alberto Baglioni i cui figli, Vincenzo e Paolo, trovatisi in gravi difficoltà economiche, nel 1642, furono costretti a vendere a Prospero Costaguti, patrizio genovese, i cui eredi godono ancora oggi della monumentale dimora.
 
Infine, Palazzo Del Drago a Bolsena: si sviluppa per mezzo ettaro nel centro storico della cittadina, su diversi piani e livelli. Ospita  affreschi di Prospero Fontana, logge affrescate, saloni, gallerie, una cappella, una biblioteca, terrazze con vedute verso il lago di Bolsena, giardini pensili e un parco di 2.500mq. Info; www.associazionedimorestoricheitaliane.it/sezione-visitedimore- lazio.
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