Caro casa, sul litorale i prezzi più alti della provincia. Viterbo al sesto posto nella Tuscia

Caro casa, sul litorale i prezzi più alti della provincia. Viterbo al sesto posto nella Tuscia
di Luca Telli
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 21:37

Mare e lago spingono i prezzi degli immobili per vendite e affitti. Montalto e Tarquinia i due paesi della provincia dove acquistare casa, o semplicemente prenderla per un periodo, costa di più. Tessennano e Onano i meno cari. Sesto posto in classifica per Viterbo, preceduta da Capodimonte, Bolsena e San Lorenzo Nuovo, e davanti di un soffio a Gradoli.

Sorprende il dato di Civitella d’Agliano e Proceno dove per la vendita il prezzo medio è di 1159 e 1099 euro al metro quadro, solo tra i 100 e i 130 euro in meno rispetto al capoluogo a 1229. Fuori dalla top ten quattro tra i comuni più popolosi della Tuscia Civita: Castellana, Montefiascone, Ronciglione e Bagnoregio dove il prezzo base non supera i mille euro.

«Un dato forzato dalla stagionalità prima che dai servizi  - si affretta a spiegare Marco Mecocci affiliato Tecnocasa di Via Tommaso Carletti a Viterbo – Si tratta di una classifica che va interpretata. Quattro mesi e la geografia cambiano la realtà dei fatti e i numeri».

Nel dettaglio a Montalto di Castro (compresa la frazione di Pescia Romana molto cresciuta a livello turistico negli ultimi 15 anni) si passa da 2258 euro per la vendita ai 13,9 per l’affitto. Leggermente più basso Tarquinia con 1625 e 12,50. Sponda lago di Bolsena Capodimonte (1435/5,3), Bolsena (1402/5,1), San Lorenzo Nuovo (1363/5,1). Girando la classifica. A Tessennano e Onano una casa in vendita ha un quinto del valore su Montalto (307/5,5 e 451/7,3). Mentre la palma degli affitti più bassi va a Vallerano e Vignanello (4,3)

Numeri che nascondo un mercato in pesante flessione che nel mese più caldo dell’estate, in agosto, ha toccato il punto più basso dell’anno: per un immobile in vendita sono stati richiesti in media 1105 euro m².

Ma c’è di più perché il calo non riguarda solo l’anno della pandemia, dove la provincia di Viterbo è risultata la più richiesta in Italia secondo un’indagine condotta da Coldwell Bank, ma gira al ribasso per l’ottavo anno di fila.

Se a settembre 2012 gli immobili residenziali in vendita si erano attestati su un valore medio di 1680 euro, a dicembre 2020 (ultimo dato disponibile fornito da Immobiliare.it) le richieste medie dei proprietari si sono fermate a 1107, con una diminuzione del 2,81% rispetto a Dicembre 2019 (1139).

«A Viterbo viviamo una situazione non troppo diversa da quella di altre realtà – continua Mecocci -. Le domande per le vendite, specie con giardino o uno spazio esterno, sono cresciute molto da maggio a dicembre. Discorso diverso per gli affitti, la zona di San Pellegrino, richiesta soprattutto da studenti, sta soffrendo le lezioni da remoto dall’università. I prezzi, in media, sono più alti fuori che dentro le mura anche se non mancano eccezioni».

A comprare casa in centro vengono soprattutto da fuori provincia. «Ma pochi sono quelli che hanno intenzione di stabilirsi in pianta stabile– conclude Mecocci -. La maggior parte pensa di ricavarne una rendita per ammortizzare la spesa sostenuta». Sempre meno quelli che lo scelgono per viverci.

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