Caro benzina, la Cna dal prefetto: nella Tuscia situazione drammatica per 350 imprese

Caro benzina, la Cna dal prefetto: nella Tuscia situazione drammatica per 350 imprese
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Venerdì 18 Marzo 2022, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 16:24

Autotrasporto merci, in programma c’è il fermo del 4 aprile proclamato da Unatras «perché dal governo non sono ancora arrivate risposte». Ma in atto ce n’è già un altro, forzato: «Quello delle imprese che non riescono ad andare avanti. Si lavora in perdita, l’autonomia rimasta per qualcuno è pochissima, per altri è già finita». Luigia Melaragni, segretaria della Cna, oggi incontrerà il prefetto Giovanni Bruno per fargli presente la situazione, definita «drammatica» senza tanti giri di parole.

A livello locale il problema è su vasta scala: solo nella Tuscia sono oltre 350 le aziende del settore, una buona fetta delle quali quali associate alla Cna. Il problema ovviamente è il costo del carburante arrivato alle stelle. «Alcune imprese – dice Melaragni - sono riuscite a fare un minimo di trattativa con la committenza, ottenendo in casi il riconoscimento di piccoli aumenti che non vanno però assolutamente a coprire i maggiori costi».

Per non abbandonare i clienti – ma anche l’attività – ci si alza la mattina sapendo che alla sera non si sarà guadagnato un euro, ma anzi parecchi verranno persi. «Si cerca di resistere – continua - ma con questi aumenti si può andare avanti per poco, forse un’altra settimana.

Qualcuno ha chiesto un aumento contrattale e non gli è stato concesso: si è dovuto fermare, in attesa di tempi migliori. Abbiamo quindi chiesto un incontro al prefetto per informarlo sulla grave situazione che sta investendo il settore e che sta diventando insostenibile».

Stamattina alle 11 Melaragni varcherà la soglia della Prefettura insieme a tre imprenditori dell’autotrasporto: Massimo Giovanale di Nepi, Alvaro Albanesi di Montalto di Castro e Livio Cevolo di Montefiascone, in rappresentanza di tutta la categoria. «Presenteremo al prefetto, che ringraziamo per l’attenzione dimostrata – conclude la segretaria della Cna - un documento con le nostre proposte». La Cna chiede misure straordinarie, prima fra tutte, un credito d’imposta sul prezzo industriale del gasolio, un decreto che fissi un tetto al prezzo dei carburanti e controlli serrati contro la speculazione in atto.

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