Carenze di personale nella sanità, c'è stato il mancato accordo in Prefettura tra Regione e Fp Cgil - Cisl Fp e Uil Fpl
I sindacati verso la dichiarazione di scipero.
«Se non si colma la grave carenza di personale che sta trascinando a fondo anche la Asl di Viterbo, come le altre aziende sanitarie delle province della regione, i servizi alla salute rischiano il tilt. Anche nella provincia viterbese ci risultano cessati in quest’ultimo anno e mezzo oltre 200 operatori e ci sarebbero circa 300 precari da stabilizzare. La Regione Lazio non solo è sorda, ma anche assente, come all’incontro di questa mattina. Se le istituzioni preposte dalla costituzione al governo sanitario non ci vogliono ascoltare, ci faremo sentire noi: la nostra mobilitazione sarà ancora più forte». Così Giancarlo Cenciarelli (Fp Cgil Roma e lazio), Roberto Chierchia (Cisl Fp Lazio) e Sandro Bernardini (Uil Fpl Roma e Lazio) – dopo che oggi è stato svolto, senza successo, il tentativo di conciliazione in Prefettura a seguito alla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori dichiarato dalle segretarie regionali di categoria di Cgil Cisl e Uil, che hanno partecipato al confronto, ma non l’amministrazione regionale.
«Abbiamo recepito le difficoltà della Asl Viterbo nella definizione delle dotazioni organiche.
«Nel viterbese, e ancor più nel Lazio, c’è un grave disequilibrio tra livello dei servizi e dotazioni organiche. Mancano infermieri, Oss, figure di assistenza, tecnici, amministrativi, professionisti, ausiliari. Non si può continuare a contare solo sul senso del dovere e sul sacrificio dei lavoratori: raddoppio dei turni, prestazioni aggiuntive, carichi di lavoro fuori controllo non sono sostenibili. Il personale è allo stremo e non riesce più ad assicurare la presa in carico dei pazienti».
«Dopo lo stato di agitazione, le bandiere e gli striscioni nelle strutture, la nostra mobilitazione crescerà. Se non ci saranno risposte concrete, andremo avanti con le nostre azioni sindacali a partire da una grande manifestazione sotto la sede regionale, fino ad arrivare anche allo sciopero del personale della sanità. È in gioco la salute dei cittadini, non ci fermeremo finché non sarà messa in sicurezza con le assunzioni, le stabilizzazioni e gli investimenti necessari».