Marocchini picchiati e sequestrati da tre albanesi, regolamento di conti fermato dai carabinieri

Carabinieri
2 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Giugno 2021, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 13:38

Picchiano e sequestrano un marocchino, arrestati dopo inseguimento tre albanesi. Serata movimentata nell’Alta Tuscia. Mercoledì sera, probabilmente per un regolamento di conti, i tre albanesi, A.K. 37enne, N.K. 29enne, e A.L. 30enne, hanno telefonato a un 29enne marocchino residente a Canino dandogli appuntamento a Manciano. Il marocchino, che conosceva i tre, si è presentato all’incontro accompagnato da un cugino. Probabilmente sapeva a cosa stava andando incontro.

L’appuntamento a Manciano si è presto trasformato in una violenta aggressione. Giunti sul posto, gli albanesi avrebbero iniziato a discutere animatamente con il magrebino, malmenandolo violentemente con calci, pugni e con un bastone. Dopodiché lo avrebbero costretto a salire sulla loro macchina. I tre albanesi avrebbero incastrato la vittima e il cugino nel sedile posteriore scortati da due uomini. Poi, con una Bmw al seguito, avrebbero iniziato una folle corsa. I carabinieri del Norm della Compagnia di Tuscania e della Stazione di Farnese, insieme ai colleghi della compagnia di Pitigliano, allertati da un testimone che avrebbe assistito alla scena a Manciano avrebbe lanciato l’allarme. 

L’unico testimone oculare avrebbe raccontato di aver visto tre uomini che litigavano violentemente con un altro, che sarebbe stato infilato a forza in un’auto.

Avrebbe anche descritto le due auto in fuga. Informazioni fondamentali che hanno messo i carabinieri sulle tracce dei tre banditi. Le ricerche diramate dalla centrale operativa della Compagnia di Pitigliano hanno permesso ad una pattuglia della stazione di Farnese di intercettare le due auto in località Ponte San Pietro del Comune di Ischia di Castro e di trarre in arresto i 3 cittadini albanesi.

Durante l’inseguimento a folle velocità i sequestratori sono anche rimasti coinvolti in un incidente stradale proprio a Ponte San Pietro, a causa della folle velocità sostenuta e delle strade tortuose. Gli aggressori sono stati arrestati e tradotti alla casa circondariale di Frosinone, ad eccezione di uno ricoverato e piantonato in ospedale. Anche la vittima del sequestro e del pestaggio è ricoverata in ospedale per gravi lesioni, non in pericolo di vita. I tre, che nei prossimi giorni compariranno davanti al gip del Tribunale di Viterbo per la convalida dell’arresto, devono rispondere di sequestro di persona aggravato in concorso, rapina, lesioni personali gravi e minacce.

Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Tuscania sono ancora in corso. Gli investigatori voglio capire cosa ha scatenato il regolamento di conti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA